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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Consiglio di Stato boccia ricorso della Soprintendenza: lido resta montato in inverno

La sentenza è stata emessa giovedì dalla settima sezione: i giudici hanno respinto l’appello e dato ragione a un imprenditore salentino, titolare di un noto stabilimento di Otranto

LECCE – Una ponderazione fra interessi primari e dei privati riconoscendo, in virtù della ragionevolezza, il sacrificio e i costi degli imprenditori. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio e dà ragione al titolare di un noto lido di Otranto, in località Alimini: lo stabilimento balneare non dovrà essere smontato in inverno.

La sentenza è stata emessa due giorni addietro, giovedì, dalla settima sezione presieduta da Marco Lipari. La vicenda è cominciata nel 2017 quando l’imprenditore – difeso dagli avvocati Romina Raponi, Francesco  Romano e Leonardo Maruotti -  aveva impugnato davanti al Tar di Lecce l’autorizzazione paesaggistica e il parere della Soprintendenza, in forza dei quali la società avrebbe dovuto smontare la struttura durante il periodo invernale.

A seguito dell’accoglimento del ricorso del tribunale amministrativo salentino, che ha annullato la prescrizione di smontaggio del lido, la Soprintendenza aveva poi presentato appello ai giudici di Palazzo Spada. Quella emessa giovedì rappresenta una sentenza innovativa poiché stabilisce, per la prima volta, che tutte le volte in cui un’amministrazione voglia imporre la rimozione a un privato nella stagione invernale, oltre ai parametri paesaggistici dovrà tenere in considerazione anche quelli legati ai sacrifici e ai costi sostenuti dai privati.

I giudici hanno inoltre affermato che le strutture sono da considerarsi non facilmente amovibili nei casi in cui, al momento della rimozione, possano “lasciare ferite o alterazioni permanenti, implicanti un ripristino, ovvero una innovazione e non una mera conservazione comunque suscettibili di pregiudicare la conservazione di un bene ambientale, ovvero di un bene pubblico di cui è necessario garantire, anche alla luce della recente riforma costituzionale, la trasmissione alle future generazioni”.

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