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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sigilli nel bar della movida: prosegue la protesta dei giovani dipendenti

A oltre una settimana dall'esecuzione del sequestro per abusivismo da parte della polizia locale, si moltiplicano gli striscioni all'esterno del locale di viale Japigia. Il gestore lamenta la mancanza di solidarietà e continua a professarsi vittima di un'ingiustizia

LECCE - Prosegue la protesta dei quindici dipendenti del bar Twin Towers. E si moltiplicano gli striscioni appesi davanti al locale pubblico dove una settimana addietro gli agenti di polizia locale hanno eseguito un sequestro preventivo su disposizione del giudice per le indagini preliminari Annalisa De Benedictis: i sigilli sono stai apposti alle pertinenze, alcuni delle quali all'ingresso del bar, altre nel giardino. L'ipotesi di reato nel fascicolo affidato al sostituto procuratore Antonio Negro è di abusivismo edilizio.

Pur potendo proseguire l'attività nei locali principali, il titolare, Paolo Spalluto ha deciso per la chiusura totale lamentando la discrezionalità del provvedimento, ma anche la sua errata applicazione che avrebbe coinvolto anche parti escluse dall'ordinanza del gip. In attesa della presentazione dell'istanza di revoca del sequestro, i suoi dipendenti cercano ogni giorno in viale Japigia di tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda, che per il momento li ha privati del posto di lavoro. 

Ma di attestati di solidarietà Spalluto ne ha visti ben pochi ed è questo uno dei motivi principali di rammarico, come ha raccontato questa mattina. E' convinto d'altra parte, di essere vittima di un'ingiustizia e rivendica di aver ottenuto, in seguito a vicenda analoga risalente qualche anno addietro, tutti i titoli autorizzativi necessari o di aver avviato le procedure in sanatoria. Le sue argomentazioni devono però reggere il confronto con quelle del gip che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. 

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