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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Norman Atlantic, altri 60 feriti negli ospedali salentini. Sale a dieci il bilancio delle vittime

Le operazioni di soccorso proseguono incessantemente da ore, nelle acque del basso Adriatico. Militari dell'Aeronautica e della Marina hanno accompagnato centinaia di naufraghi a Bari, 16 nel Brindisino, e ulteriori 60 negli ospedali del Tacco. Tra gli ultimi arrivati, anche dieci casi di intossicazione da fumo. La Procura di Bari ha aperto, intanto, un'inchiesta

LECCE  - Senza sosta. Incessanti. Non si sono fermate le operazioni di soccorso dei naufraghi del Norman Atlantic, il traghetto che ha preso fuoco all’alba di ieri nelle acque del basso Adriatico, dopo la partenza dalle coste greche alla volta di Ancona. E' salito a dieci, intanto, in serata, il tragico bilancio delle vittime. Un dato confermato dalle autorità greche e dalla marina militare. Due cadaveri sono stati portati con una motovedetta della guardia costiera ad Otranto, e al termine delle pratiche portati a Bari via terra: si tratta di un uomo e di una donna, probabilmente privi di documenti. Un militare di 38 anni, che ha partecipato alle operazioni in mare è stato visitato dal personale medico, in stato di ipotermia. 

C'è però un giallo sul numero dei dispersi. Il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, in una conferenza stampa che s'è svolta oggi a Palazzo Chigi non ha fornito un numero preciso. Secondo il settimanale greco "To Vima" potrebbero essere trentotto. 

Già alle prime luci di questa mattina decine di naufraghi, tutti adulti, sono giunti nel Tacco. Sono stati poi smistati nei vari ospedali salentini, quasi tutti in uno stato avanzato di ipotermia. Al lavoro, oltre ai militari dell’Aeronautica di Galatina, e della guardia costiera, a bordo di aerei e motovedette, hanno prestato aiuto anche numerosi volontari della Protezione civile e della Croce rossa, i quali stanno fornendo supporto alle operazioni di soccorso e al personale medico del 118. La stessa Prefettura di Lecce, sin dalle prime ore di ieri, ha seguito le operazioni in collaborazione con la capitaneria di porto della Città Bella.

I feriti ricoverati nel Salento, la maggior parte giunti a bordo dei mezzi messi a disposizione dall'aeroporto militare galatinese, sono saliti nella giornata di oggi a oltre 60. Col passare delle ore in dodici, tutti di sesso maschile, sono giunti presso gli ospedali locali con sintomi da intossicazione da fumo. Di questi, due sono stati ricoverati presso il "Vito Fazzi" di Lecce, due in quello di Scorrano, uno a Gallipoli, due a Galatina e, infine, due feriti sono stati accompagnati nel nosocomio di Copertino.

IMG-20141228-WA0030 (1)-2Nel frattempo, per alcuni cittadini greci dimessi dalle strutture sanitarie, è stato già predisposto un volo di rimpatrio, in collaborazione con gli uffici dell'Ambasciata ellenica. 

Per i restanti, in attesa di una sistemazione in albergo o di ripartire, la Croce Rossa di Lecce e l'associazione Arci di Trepuzzi contribuiranno nei rispettivi trasferimenti provvisori presso la struttura dei Frati Minori di Copertino.

Un secondo gruppo, composto da sedici feriti, intanto, è stato trasferito presso le strutture sanitarie del Brindisino.  In nove, tra questi, sono stati già dimessi.  In centinaia, invece, accompagnati tramite un mercantile presso il porto di Bari, dove ad attenderli vi erano i sanitari a bordo di autoambulanze.

Nel frattempo la Procura della Repubblica di Bari ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo.

Oltre una decina di giorni addietro, durante una ispezione tecnica nel golfo di Patrasso, i periti avevano riscontrato alcune anomalie nei sistemi di sicurezza, tra cui batterie e luci dell'imbarcazione. I magistrati dei tribunali di Brindisi e Lecce sono stati delegati dalla Procura barese ad ascoltare diversi testimoni. Sebbene l'imbarcazione si trovi al largo di Valona, la competenza spetta comunque allo Stivale. Il traghetto, infatti, è battente bandiera italiana.

Alcuni trasferiti dai Frati Minori

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