Continue estorsioni ad assessori e commercianti: finisce a processo 43enne
Minacce continue per ottenere soldi, favori, beni. Numerose le vittime di Simone Gaetani, 43enne di Taviano. Fu arrestato a febbraio scorso
LECCE – Si aprirà il prossimo 28 settembre il processo a Simone Gaetani, 43enne di Taviano, arrestato a febbraio scorso dopo una lunga indagine condotta dai carabinieri dell’aliquota radiomobile del Norm di Casarano. Il gup del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, lo ha rinviato a giudizio per estorsione continuata.
Le richieste estorsive avrebbero riguardato alcuni componenti dell’amministrazione comunale di Taviano e qualche impiegato, richiedendo soldi ad esempio a un assessore. Un altro amministratore sarebbe stato offeso pesantemente davanti al Municipio, per essersi opposto in modo palese al fatto che a Gaetani fosse assegnato l’incarico di custode del parco “Richelli”. E ancora, in un altro caso un assessore sarebbe stato minacciato direttamente negli uffici, pretendendo tre giornate lavorative o 150 euro. Due assistenti sociali e un’impiegata sarebbero poi stati apostrofati, a volte davanti ad altri, pretendendo in qualche caso sussidi economici e per tutte “ricordando” di sapere dove abitassero.
Tra le vittime anche professionisti e commercianti suoi concittadini, come un commercialista torchiato per ottenere somme fra 20 e 50 euro o un panificio dal quale prelevava pagnotte e pizze senza pagare. Permettendosi il lusso, ai danni di un ristoratore, di presentarsi ogni quindici giorni con moglie e figli, consumando lauti pranzi gratis. In un negozio di abbigliamento intimo avrebbe fatto acquisti gratis.
L’imputato è assistito dagli avvocati Mario Coppola e Biagio Palamà, il Comune di Taviano si è costituito parte civile con l’avvocato Vincenzo Venneri.