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Cronaca

Contribuirono a salvare centinaia di persone, encomio per la Guardia costiera

A fine dicembre la Guardia costiera di Otranto contribuì al salvataggio di centinaia di persone in pericolo a bordo del traghetto Norman Atlantic, in fiamme nelle acque del basso Adriatico, a circa 30 miglia nautiche dalle coste salentine. Per quella missione il comandante della motovedetta CP809, Gianfranco Felline, ha ricevuto un encomio

LECCE – Lunghe ore di duro addestramento per affrontare le emergenze e i pericoli del mare, sempre pronti a intervenire quando in gioco ci sono vite umane. I soccorritori delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera rappresentano un corpo d’élite delle nostre forze armate, capace di gestire situazioni complesse ed emergenze umanitarie, di mettere a rischio la propria vita pur di salvare quella altrui. Disciplina militare, addestramento tattico, conoscenze teoriche e grande preparazione fisica sono alla base del loro lavoro.

Un bagaglio che ha portato la Guardia costiera di Otranto a compiere decine di interventi e missioni nei mari che circondano il Salento. A fine dicembre scorso fondamentale fu il loro a

pporto alle operazioni di salvataggio di centinaia di persone in pericolo a bordo del traghetto Norman Atlantic, in fiamme nelle acque del basso Adriatico, a circa 30 miglia nautiche dalle coste salentine. Un’operazione decisiva e complessa, la loro, insieme ad altri colleghi, fra condizioni meteorologiche proibitive (mare grosso, visibilità scarsa e raffiche di vento a oltre 45 nodi) e quelle della nave stessa, arsa da un vasto rogo sviluppatosi fra garage e stiva.

Per quella missione l'equipaggiodella motovedetta CP809, Gianfranco Felline, ha ricevuto alcuni encomi per aver dportato a termine con successo il soccorso di 453 persone a bordo del traghetto in fiamme. 

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