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Cronaca Casarano

Raffica di controlli nel Casaranese, scattano varie denunce e tre arresti

Vi sono anche un paio di episodi di gravi maltrattamenti in famiglia per i quali sono scattate le manette dei carabinieri

CASARANO – Controlli a tappeto dei carabinieri della compagnia di Casarano nei vari comuni del proprio ambito territoriale. Diverse le denunce per vari reati e, in qualche caso, sono scattati anche arresti. Come a Taviano, dove i militari della stazione locale hanno fermato, su provvedimento emesso dall'ufficio di sorveglianza di Lecce, un 49enne. Già ai domiciliari per altre vicende, a settembre si sarebbe reso responsabile di atti persecutori nei confronti della convivente, minacciandola verbalmente, arrivando anche ad aggredirla fisicamente. L’uomo è stato condotto in carcere.

Sempre i carabinieri di Taviano, a in questo caso a Presicce, hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura presso il Tribunale di Matera, una donna ospite presso una comunità. È stata riconosciuta colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia, rapina e tentata estorsione, fatti commessi a Scanzano Ionico, dal marzo all’agosto 2020. Vittime, i suoi genitori. Anche lei è stata condotta in carcere.

A Casarano, invece, i carabinieri della sezione radiomobile hanno denunciato vari soggetti. Fra questi, una coppia di bulgari sorpresi smaltire nelle pertinenze della propria abitazione cumuli di rifiuti urbani. Fra i diversi denunciati, anche un 49enne già ai domiciliari, sorpreso all’esterno della sua abitazione, un 30enne sottoposto all’affidamento in prova sorpreso in compagnia di pregiudicati, un 56enne trovato all’interno di un appezzamento di terreno a rubare ortaggi e un 17enne con coltello a serramanico.

A Ruffano, invece, i carabinieri della stazione locale hanno deferito un 29enne che, perquisito, portava con sé un coltello da cucina con una lama di 34 centimetri, senza un valido motivo e un 32enne sottoposto ai domiciliari, non trovato in casa durante in controllo di routine. A Racale, invece, è finito nei guai un 41enne che, dopo un incidente con la sua auto, si è allontanato dal posto senza avvisare i soccorsi o prestare assistenza alla passeggera, rimasta ferita.

A Ugento, invece, in tre sono stati denunciati, poiché ritenuti responsabili della progettazione ed esecuzione di opere di costruzione di un fabbricato senza avere l’autorizzazione edilizia e una donna individuata quale autrice del furto di un portafogli avvenuto all’interno di un supermercato del luogo. A Parabita, invece, nei guai è finito un soggetto che, durante un controllo alla circolazione stradale, ha esibito una patente di guida oggetto di furto, perpetrato nel 2009 presso la Motorizzazione civile di Taranto. Sarebbe stata falsificata dallo stesso automobilista, per ovviare al fatto di non aver mai conseguito la patente.

Infine, a Taurisano, i carabinieri hanno arrestato, su provvedimento di esecuzione pene concorrenti emesso dalla Procura, un uomo riconosciuto colpevole di falsità materiale commessa da privato, contraffazione delle impronte di una pubblica autentificazione o certificazione, violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro, inosservanza di un provvedimento dell'autorità, maltrattamento di animali, fatti commessi in numerosi comuni del centro e sud Salento, dal 2011 al 2017.

Per tutti i fatti elencati, dovrà scontare la pena residua di quattro anni, quattro mesi e dieci giorni di reclusione. L’uomo, le cui generalità non sono state rese note, nonostante la mole incredibile di episodi a lui attribuiti, è stato condotto presso la casa circondariale di Borgo San Nicola, a Lecce.

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