Suolo pubblico e somministrazione: controlli, soprattutto in centro

LECCE - Nei giorni scorsi polizia locale di Lecce ha controllato esercizi pubblici, laboratori artigianali ed esercizi di vicinato, prevalentemente nell'area tra la Chiesa Greca, via Idomeneo e via Umberto I per accertare il rispetto dei requisiti richiesti  per la somministrazione di alimenti e bevande, anche in ragione del recente aggiornamento che prescrive precisi standard igienico-sanitari. I controlli hanno riguardato anche il rispetto delle occupazioni effettive di suolo pubblico a fronte delle superfici che erano state autorizzate.

In due casi è stata verificata la non corrispondenza tra l'autorizzazione come esercizio di vicinato e l'effettiva attività di somministrazione, in un caso è stata constatata l'assenza della Scia (segnalazione certificata inizio attività) per la somministrazione di alimenti e bevande. Gli agenti, inoltre, si sono trovati davanti a due attività, riconducibili alla stessa proprietà: una, aperta al pubblico, sfruttava l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico concessa in realtà all'altra, inattiva, e anche un laboratorio gastronomico promiscuo a un deposito di ingombranti e materiale di vario tipo. In sei occasioni, infine, è stata riscontrata difformità tra la superficie autorizzata per l'occupazione con sedie e tavolini e quella di fatto utilizzata: i titolari sono stati sanzionati.

“Vogliamo che questa sia l’estate della ripartenza, ma non l’estate del ‘liberi tutti’, per questo la Polizia Locale, in collaborazione con gli altri settori dell’amministrazione, e a tutela di quanti rispettano le regola, è impegnata a garantire che il centro storico sia un luogo vivo, vivace, dove le attività lavorano, ma nel rispetto delle regole – ha dichiarato l’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Sergio Signore –. Gli agenti della Polizia Locale percorreranno in questi giorni tutto il centro storico, verificando la sussistenza dei requisiti per operare la somministrazione e il rispetto preciso delle superfici autorizzate per l’occupazione di suolo pubblico, che non devono mai ostacolare la libera fruizione dei luoghi e la sicurezza complessiva della circolazione nel centro storico. Siamo molto felici che finalmente un settore in sofferenza abbia ripreso a lavorare a grandi ritmi, anche grazie alla presenza di numerosi turisti e visitatori in città, ma non dobbiamo mai dimenticare che il centro storico è un quartiere prezioso e fragile e che vanno rispettate le necessità e le prerogative di chi vi abita quotidianamente”.