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Cronaca

Funghi in vendita per strada, Asl sconsiglia acquisto: “Pericolo di avvelenamento e per il fegato”

L’esperto micologo dell’Azienda sanitaria leccese mette in guardia i consumatori: i cosiddetti “mariddhruni” vengono spesso confusi con un’altra tipologia, quella dei “marieddhi”. Si tratta di una varietà definita “epatossica” che può compromettere seriamente la salute del cittadino

LECCE  - Bisogna prestare attenzione a quella varietà di funghi venduti agli angoli delle strade. Evitare di acquistarli se sprovvisti di certificazione e avvisare i vigili urbani. Queste le indicazioni fornite dalla Asl di Lecce in merito all’acquisto di funghi. Sono i cosiddetti “mariddhruni”, spesso confusi con un’altra tipologia, quella dei “marieddhi”.  La segnalazione arriva dai micologi della Asl e riguarda la vendita in questi giorni di funghi chiamati volgarmente “mariddhruni”, una varietà definita “epatotossica” da Biagio Galante, referente medico del Centro micologico di controllo della Asl di Lecce, e dal comitato “Salute Salento”.

In particolare, l’esperto micologo ha fatto sapere che questi funghi: “Appartengono allo stesso gruppo dei “lattari” ma non sono neppure parenti. I cercatori improvvisati – ha aggiunto l’esperto - pensano che si tratti di funghi commestibili. Un errore che può procurare seri danni al fegato di chi li consuma”. In queste settimane l’abbondanza di funghi nei nostri boschi mobilita molti cercatori occasionali. Per scongiurare pericolose intossicazioni o avvelenamenti i micologi della Asl invitano a recarsi nei centri appositi dell’Azienda sanitaria locale dell’azienda, a Lecce, Casarano e Gallipoli, per fare controllare gratuitamente i funghi raccolti, prima di consumarli.

Ogni mattina i micologi dell’Area nord  della Asl raggiungono i comuni più vocati, come Calimera (porcini nei querceti), Galatina, Monteroni e Campi Salentina e rilasciano le autorizzazioni alla vendita dopo aver visionato i funghi.  Il centro di controllo dell’Azienda sanitaria è un'articolazione del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione, diretto da Roberto Carlà. A partire da quest’anno è dotato di un laboratorio di microscopia fungina per il riconoscimento e l’individuazione delle spore nei casi di intossicazione. I due micologi che ne fanno parte,  Rocco Venece e Franco Signore, garantiscono la reperibilità notturna al Pronto soccorso del “Vito Fazzi”, che è ospedale di riferimento per il sud Italia, per i casi di avvelenamenti e intossicazioni da funghi.

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