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Cronaca Viale Felice Cavallotti

Contromano a fari spenti su via Cavallotti. E dentro l'auto arnesi per lo scasso

Denunciati due georgiani che annoverano precedenti per furti e che proprio per questo erano soggetti all'obbligo di dimora a Bari, dove risiedono. Sono stati trovati dalle volanti di polizia nel pieno centro di Lecce a bordo di un'Audi in atteggiamento più che sospetto. Avevano anche un coltello

LECCE – A fari spenti contromano su via Felice Cavallotti, vicino alla sede centrale delle Poste. Erano le 5 del mattino. Quell’auto, un’Audi A4, grigia, nelle vie totalmente deserte di una città ancora avvolta nel sonno, con le prime avvisaglie dell’alba in lontananza, non è certo sfuggita agli occhi degli agenti di una volante di polizia. La targa bulgara, ma a bordo c’erano due georgiani: K.M., 23enne, e A.L., 25nne, quest’ultimo proprietario e conducente del veicolo. Per giunta senza patente. E qui è scattata la prima denuncia.

I due abitano a Bari. E annoverano precedenti per furti. La loro presenza in città, molto più che sospetta. Non di rado, proprio georgiani in trasferta dal capoluogo pugliese sono stati arrestati o denunciati negli ultimi anni dopo essere stati sorpresi a Lecce nel compiere furti. Specialmente in abitazioni. Una vera e propria specializzazione per una piccola ma agguerrita fetta di una ben più estesa comunità, insediata proprio nell’hinterland di Bari. Un fatto ben noto presso le forze dell’ordine. Nel 2012 fu sgominata un’intera banda. Negli anni seguenti, altri individui sono stati fermati a più riprese per fatti analoghi.

DSC_6020-2I poliziotti hanno voluto vederci molto chiaro e hanno iniziato una certosina perquisizione nell’auto. Trovando nel cofano posteriore uno zainetto di stoffa nero. Dentro, arnesi senz’altro utili allo scasso. I due hanno confermato di avere la disponibilità di quegli attrezzi, ma senza spiegare a cosa servissero e soprattutto senza che nessuno se ne assumesse la piena proprietà.  

Ma c’è di più. Nel vano portaoggetti dell’Audi, i poliziotti hanno trovato anche un coltello di genere proibito. Questo è stato attribuito al proprietario dell’automobile. Addosso, invece, non avevano nulla di compromettente.

I due georgiani, proprio perché in passato coinvolti in furti, erano sottoposti al cosiddetto obbligo di dimora. Non avrebbero potuto lasciare Bari e in più, rimanere in casa dalle 22 di notte alle 7 del mattino. La violazione delle imposizioni gli è costata cara. La denuncia a piede libero per mancanza di patente, possesso di arnesi atti allo scasso e di un coltello sono stati solo i primi passi. L’autorità giudiziaria, proprio per via di quella “scappatella” notturna, potrebbe procedere a un arresto vero e proprio. La segnalazione della questura leccese è partita.

Sulla vicenda, il consigliere regionale di Oltre con Fitto, Saverio Congedo, ha voluto complimentarsi con la polizia. "Un’azione particolarmente importante nella direzione della prevenzione e del contrasto di fenomeni di microcriminalità come furti in appartamenti ed esercizi commerciali molto avvertiti dai cittadini e che incidono fortemente sul livello di sicurezza percepita".

A Lecce ultimamente il dibattito si è animato dopo clamorosi episodi che hanno riguardato attività commerciali rinomate del pieno centro. "Resta, comunque - ha concluso Congedo -, il dato preoccupante di soggetti sottoposti ad obbligo di dimora a Bari e con obbligo di soggiorno in casa in orari notturni, che si spostano per centinaia di chilometri".
 

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