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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fermato dai poliziotti per aver ceduto cocaina. Resta in carcere Montedoro

Il 37enne casaranese è stato ritenuto in passato il presunto capo-zona alle dipendenze dell'ex boss Vito Di Emidio. Il gip ha convalidato la misura cautelare dopo l'arresto di tre giorni addietro, eseguito dagli agenti della squadra mobile e dai colleghi del commissariato di Taurisano

LECCE  - Tommaso Montedoro, il 37enne originario di Casarano, fermato venerdì scorso dagli agenti di polizia della squadra mobile, è stato accompagnato presso il carcere di Borgo San Nicola, a Lecce.

L’uomo era stato bloccato con l’accusa di detenzione di cocaina, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva portato i poliziotti, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Taurisano, anche all’arresto di un 43enne del luogo il quale, tentando di fuggire, investì persino un agente, spedendolo in ospedale. Montedoro, ritenuto il detentore di alcuni quantitativi di stupefacente, parte del quale ceduto proprio al 43enne, era stato bloccato su disposizione del pm. Ma la misura di custodia cautelare, nel corso della mattinata è stata convalidata dal gip del Tribunale di Lecce.

Montedoro, scarcerato di recente per un vizio di forma, dopo l’arresto nel 2007 preceduto da una latitanza, è legato ad una grave vicenda giudiziaria, relativa all’accusa di tre omicidi, in concorso con Augustino Potenza - sempre casaranese e di due anni più anziano- ed è ora in attesa di udienza. Nell’efferato gesto, furono uccisi, nel mese di marzo del 1998, Barbara Toma e Salvatore D’Acquino. Un duplice omicidio al quale seguì anche quello di un macellaio di Matino, soltanto una settimana dopo, eseguito per depistare le indagini.

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