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Cronaca Maglie

Copersalento: gli operai chiedono di tornare al lavoro

Protesta significativa quella degli operai dell'azienda di Maglie. Da quando è stata emessa l'ordinanza del sindaco rappresentano il rovescio della medaglia di una storia ancora ricca di punti grigi

MAGLIE - Sulla questione lavoro, si registra in queste ore un'altra protesta molto significativa, ossia quella dei lavoratori della Copersalento di Maglie, che, da quando è stata emessa l'ordinanza sindacale di sospensione delle attività nella controversa vicenda delle emissioni di diossina e delle relative contaminazioni dei terreni del comprensorio, il 28 maggio scorso, sono rimasti senza lavoro, rappresentando il rovescio della medaglia di una storia, ancora ricca di punti grigi.

I trentacinque operai, che non percepiscono alcuna forma di cassaintegrazione (perché sospesa per la presunta responsabilità dell'azienda nella sopraggiunta chiusura) da qualche giorno sono tornati a chiedere attenzione alla propria situazione e rispetto per il proprio posto di lavoro, sempre più in dubbio, e con rabbia hanno ripreso la propria protesta, minacciando di dar fuoco a quattro serbatoi interrati di esano (benzina rettificata per renderla più infiammabile) di ben duecento quintali l'uno.

I lavoratori della Copersalento, che non hanno ricevuto le rassicurazioni sperate dall'ultimo tavolo, tenutosi in provincia, chiedono di poter provare a lavorare, per verificare se l'impianto può funzionare anche al di sotto dei limiti, imposti dalla legge.

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