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Cronaca Carmiano

Ritenuti autori di un furto da 8mila euro: pestati e sequestrati dal branco

Alla base di un'aggressione con richiesta estorsiva, l'arbitraria convinzione che le vittime avessero rubato in casa del padre di uno dei sei arrestati. I fatti a Carmiano. Le indagini dei carabinieri di Copertino

LECCE – Spedizioni punitive, irruzioni, sparatorie, pestaggi, sequestri di persona e violenze consumate in un clima di intimidazione e un’allarmante escalation di “giustizia fai da te”. Due episodi, distanti tra loro, che negli ultimi giorni hanno fatto registrare una preoccupante recrudescenza di eventi criminali nella zona tra Carmiano e Copertino, scoperti e risolti in poco tempo dalle indagini dei carabinieri, grazie alla conoscenza e al capillare controllo del territorio.

Tutto nasce la sera del 10 settembre in quello che, se non fosse legato alla cruda realtà dei fatti e a un grave episodio di violenza, sembrerebbe il copione di un film. Un gruppo di almeno sei persone (le indagini proseguono per stabilire la presenza di altri soggetti) si presenta a casa di una donna. Qui, in sua presenza e della figlia di appena due anni, avviene il pestaggio del compagno e di un suo amico, poi prelevati con forza, costretti a salire a bordo di due distinte autovetture (uno dei due viene chiuso nel bagagliaio) e condotti nelle campagne di Salice Salentino, per essere sottoposti ad altre violente percosse, prima di ricondurli nuovamente dove li avevano prelevati.

Video: intervista al colonnello Zanchi

Ai due viene attribuito il furto commesso nell’abitazione del padre di uno dei componenti del gruppo (Gianfranco Quarta) e ordinato di consegnare in una stazione di servizio, entro un quarto d’ora, 8mila euro in contanti come risarcimento del furto attribuito (regolarmente denunciato e oggetto di indagini da parte dei militari dell’Arma). I due, terrorizzati, si allontanano a bordo di un’auto. E’ la donna, che ha assistito al primo pestaggio, ad allertare i carabinieri, che intercettano le vittime nei pressi di Copertino. Uno dei due rifiuta le cure mediche (e di sporgere denuncia), mentre l’altro viene accompagnato prima al Pronto soccorso dell’ospedale di Copertino per essere poi trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce, dove i medici riscontrano lesioni guaribili in una quindicina di giorni. E’ la sua denuncia, dopo la telefonata della compagna, a dare avvio alle indagini.

Operazione: "I soliti sospetti"

Un’indagine tanto rapida quanto accurata quella condotta dai carabinieri della tenenza di Copertino, al comando del luogotenente Salvatore Giannuzzi, e della compagnia di Gallipoli, guidata dal capitano Francesco Battaglia, che attraverso riscontri ed elementi raccolti, supportati dalle dichiarazioni delle vittime e riconoscimenti fotografici, ha portato all’identificazione dei presunti autori.

Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, su richiesta della sostituto procuratore Paola Guglielmi. Le accuse sono di lesioni personali aggravate e sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso. Si tratta di: Ivan Petrelli, 41enne di Carmiano; Cristian Quarta, 27enne di Carmiano; Marco Paladini, 32enne di Carmiano; Stefano Gabellone, 42enne di Monteroni di Lecce; Eupremio Lauretti, 44enne di Carmiano; e Gianfranco Quarta, 42enne di Carmiano. L’operazione è stata ribattezzata “I soliti sospetti”, come il celebre fil vincitore di due Oscar (uno per Kevin Spacey, interprete dell’ormai leggendario personaggio dalla doppia faccia: Roger “Verbal” Kint, alias Keyser Söze). Solo che in questo caso il premio alla miglior sceneggiatura originale è andata ai carabinieri, che all’alba hanno fatto risuonare le sirene ed eseguito gli arresti.

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