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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Copertino / Via Vecchia Leverano

Furto di armi nella forestale: scovata a Copertino una cassetta con i distintivi

Il ritrovamento nelle campagne lungo via Vecchia Leverano, in maniera del tutto casuale. Alcuni volontari domenica mattina stavano ripulendo la strada nei pressi della centrale dell'Enel, quando si sono imbattuti in un cassetta. Dentro oggetti riconducibili al clamoroso furto di San Cataldo

COPERTINO – Tanto casuale quanto clamorosa la scoperta fatta domenica scorsa da alcuni volontari che stavano ripulendo dai rifiuti via Vecchia Leverano, a Copertino, nei pressi della centrale dell’Enel. Fra l’erba e la spazzatura c’era un oggetto molto particolare: una cassetta metallica azzurra, piuttosto vecchia, vista la ruggine, ma soprattutto visibilmente forzata.

Incuriositi, l’hanno aperta e il contenuto non ha lasciato spazio a dubbi. Quando hanno visto alcuni distintivi del corpo forestale dello Stato, i volontari hanno subito chiamato i carabinieri, intuendo da dove potessero provenire.

Gli accertamenti hanno appurato in breve tempo che si trattava esattamente di quanto sospettato: parte della refurtiva racimolata all’interno della caserma dei forestali di San Cataldo, marina di Lecce, nella notte fra il 13 e il 14 luglio scorso, consistente soprattutto in armi e munizioni. Quelli lasciati sul suolo, dunque gli scarti. Ciò che sarebbe stato fino troppo rischioso cedere a ricettatori, a fronte di ricavi ridicoli.

Oggetti inutili per i ladri, dunque, ma elementi preziosi per gli investigatori, che per prima cosa hanno desunto quella che potrebbe essere stata la via di fuga della banda. Difficile, infatti, pensare a un depistaggio.   

La cassetta è stata sequestrata e messa a disposizione degli inquirenti, dopo analisi della sezione investigazioni scientifiche. E la notizia è emersa solo quando si è avuto a certezza assoluta che fosse riconducibile a quel furto.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce, diretti dal capitano Biagio Marro, stanno lavorando ininterrottamente notte e giorno per cercare di risalire agli autori di quel colpo molto particolare e di un altro, simile nella dinamica, più recente e altrettanto eclatante: quello di dodici pistole, munizioni e un migliaio di carte d’identità in bianco risalente alla notte fra il 30 e il 31 luglio e avvenuto nel comando di polizia locale di Gallipoli.

Già il colpo di San Cataldo, però, è sufficiente a non far chiudere occhio la notte agli inquirenti. I ladri, a metà mese, si sono impossessati di quattro serbatoi con 200 cartucce, due mitragliatori Beretta M12 e un giubbotto antiproiettile. Si trovavano in un armadio metallico, aperto con una fiamma ossidrica. Lo stesso sistema è stato in seguito usato nella Città Bella.

L’impressione è che via Vecchia Leverano, nei pressi dell’edificio dell’Enel, sia stata una tappa della banda durante la fuga. E’ lì che probabilmente si sono fermati, magari quando ancora il sole doveva levarsi, proprio per eliminare il superfluo e dividersi nelle strade.

Ipotesi, ma se così fosse, si potrebbe sospettare che i componenti (o almeno una parte, qualora fosse una banda mista) siano personaggi residenti nelle zone. Bisogna essere pratici di quell'area semisperduta, eppure non molto lontana da due grossi centri abitati come Copertino e Leverano, per avere sufficiente freddezza di fermarsi con un carico così scottante a bordo di un’auto o un furgone.  

foto-130-16La cassetta, peraltro, era stata riposta sotto una coltre di rami di fichi secchi. Dunque, non gettata alla rinfusa, ma nascosta alla vista. E forse i malviventi non speravano che fosse ritrovata così presto. Supponevano, magari, che potessero trascorrere mesi, addirittura anni.

E invece, la buona azione dei volontari ha fruttato qualcosa anche ai carabinieri, un indizio su un’area geografica precisa sulla quale concentrare le indagini, un quadrilatero formato da centri quali Copertino, Leverano, Veglie e Monteroni di Lecce.

Ammesso, appunto, che la periferia di Copertino non sia stata solo una tappa, prima di uscire fuori provincia o addirittura dalla regione.

Un dettaglio in più, solo una suggestione, che però fa correre un brivido sulla schiena, pensando ai micidiali mitragliatori: l’associazione fra Copertino e armi rimanda inevitabilmente all’immagine della strage della Grottella del 1999, quando fu assalito un portavalori. Tre guardie giurate persero la vita, tre loro colleghi rimasero feriti. Le indagini portarono poi ad arrestare e condannare gli autori in via definitiva. 

Ebbene, via Vecchia Leverano si riallaccia idealmente proprio a via della Grottella. In linea d’aria, n’è la prosecuzione, spaccando in due tutta la città. Se le armi rubate alla forestale della marina di Lecce e al comando della polizia locale di Gallipoli debbano servire ad azioni analoghe, ovviamente, non è ancora chiaro. Ma qualunque sia l'uso che se ne voglia fare, i carabinieri sono in fibrillazione. E' una lotta contro il tempo per rintracciarle prima che qualche raffica ne preannunci il ritorno in circolazione nelle mani sbagliate.  

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