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Cronaca

Coppia assassinata, la criminologa Bruzzone: “De Marco, potenziale serial killer”

Nuova udienza oggi nel processo al 21enne di Casarano che, il 21 settembre del 2020, uccise con settantanove coltellate la giovane coppia di fidanzati. In aula, la deposizione straziante della madre di Eleonora

LECCE - “Era un potenziale serial killer. Lucido e spietato avrebbe continuato a uccidere”, sono questi alcuni dei passaggi cruciali della deposizione della criminologa Roberta Bruzzone nel processo ad Antonio De Marco, il 21enne di Casarano che, il 21 settembre del 2020, assassinò con settantanove coltellate Eleonora Manta, 30enne di Seclì, funzionaria all’Inps di Brindisi, e il fidanzato Daniele De Santis, arbitro leccese di 33 anni, nel loro appartamento, a Lecce.

Questa mattina, la professionista, nelle vesti di consulente scelta dal padre di Eleonora, è stata ascoltata dalla Corte d’Assise, presieduta dal giudice Pietro Baffa (a latere, la giudice Francesca Mariano e i giudici popolari).

Le sue valutazioni, riguardo alla personalità dell’assassino reo confesso, esposte per circa un’ora, sono in linea a quelle contenute nella relazione dei due esperti incaricati dal tribunale: Andrea Balbi, psichiatra e psicoterapeuta, professore presso La Sapienza di Roma, e Massimo Marra, neurologo e criminologo clinico, in servizio presso l’ospedale Francesco Ferrari di Casarano. Anche i due professionisti sono stati ascoltati oggi in merito all’integrazione alla perizia psichiatrica che aveva sancito la capacità di intendere e di volere dell’imputato.

In particolare, furono esclusi categoricamente autismo o psicosi, e confermata pienamente la diagnosi del precedente elaborato: “disturbo narcisistico di personalità, sottotipo Covert”. Insomma, secondo i medici, sarebbe stata la rabbia accumulata nel tempo, dovuta all’incapacità di avere relazioni, soprattutto con le ragazze, a spingere il giovane a uccidere la coppia.

Il processo sul duplice delitto

La parola è poi passata a uno dei coinquilini di De Marco e alla madre di Eleonora che, distrutta dal dolore, nella sua breve deposizione, ha chiesto il perché di così tanta ferocia.

Era previsto l’esame dell’imputato che anche oggi, attraverso gli avvocati difensori Giovanni Bellisario e Andrea Starace, ha comunicato la scelta di non comparire.

Il 15 marzo si chiuderà l’istruttoria con l’ascolto di due familiari di Daniele De Santis, degli altri consulenti delle parti civili (rappresentate dagli avvocati Renata Minafra, Mario Fazzini, Francesco Spagnolo, Luca Piri e Fiorella D’Ettore) e della difesa. Poi, la Corte fisserà una delle udienze cruciali nel processo, quella della requisitoria della sostituta procuratrice Maria Consolata Moschettini, titolare delle indagini.

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