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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coppia massacrata, ergastolo e isolamento per tre anni all’assassino

La Corte d'Assise d'appello di Lecce ha confermato il massimo della pena per Antonio De Marco, il 23enne responsabile del duplice omicidio avvenuto il 21 settembre del 2020, in un'abitazione, in via Montello, a Lecce

LECCE - Confermato l’ergastolo per Antonio Giovanni De Marco, il 23enne di Casarano che la sera del 21 settembre del 2020 massacrò con 79 coltellate la giovane coppia di fidanzati, Eleonora Manta, 30enne di Seclì, impiegata all’Inps di Brindisi, e Daniele De Santis, arbitro 33enne leccese, nella loro abitazione di via Montello, a Lecce.
Il verdetto è stato pronunciato oggi dalla Corte d’Assise d’appello di Lecce, presieduta dal giudice Vincenzo Scardia che, su sollecitazione del procuratore generale Antonio Maruccia, ha disposto anche l’isolamento diurno per tre anni. 
A nulla dunque è valso lo sforzo degli avvocati difensori Andrea Starace e Giovanni Bellisario di provare a ottenere una nuova perizia sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato, ritenendo, sulla scorta della consulenza di parte, che quella svolta dai periti del tribunale, in primo grado, fosse lacunosa e parziale.
Alla richiesta dei legali, si erano opposti anche i familiari delle vittime, parti civili con gli avvocati Renata Minafra, Mario Fazzini, Luca Piri, Stefano Miglietta e Fiorella D'Ettore.
Alla difesa, dunque, non resterà che presentare il ricorso in Cassazione non appena saranno depositate le motivazioni del dispositivo (entro novanta giorni).

Il presidente della Corte d'Assise d'appello di Lecce Vincenzo Scardia

Le indagini

L’assenza di segni di effrazione sulla serratura della porta d’ingresso dell'abitazione di via Montello suggerì che l'assassino possedeva le chiavi. Così dagli scambi di messaggi, tra Daniele e De Marco (memorizzato dal primo come “Ragazzo infermiere”) si riuscì a risalire al fatto che quest’ultimo aveva vissuto come affittuario in quella casa da ottobre 2019 fino al lockdown (febbraio 2020). Il 6 luglio 2020, De Marco contattò nuovamente Daniele per chiedergli disponibilità a riprendere la stanza. Ma il 7 agosto, la vittima lo avvisò che dal 1° settembre avrebbe dovuto trovarsi un’altra sistemazione perché doveva ristrutturare l’appartamento avendo un progetto di convivenza con Eleonora. Alla fine, De Marco consegnò le chiavi verso metà, fine agosto, manifestando l’interesse di voler trovare una casa più vicina all’ospedale.

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Preziosa per risalire all’identità del responsabile, fu la foto del profilo whatsapp dell'ex inquilino (cancellata il 27 settembre, il giorno prima del fermo) che risultò molto simile a quella dell’individuo ripreso dagli “occhi elettronici” nei pressi di via Montello. Non solo. La conferma della sua responsabilità si ebbe dalla consulenza grafologica sui foglietti manoscritti trovati nel piazzale antistante l’abitazione persi nella fuga - che riportavano una sorta di un promemoria sulle fasi del delitto – e il suo documento d’identità e di guida.
La successiva attività di pedinamento e di intercettazione, consentì poi di acquisire ulteriori elementi, come le tracce biologiche, lasciate dal sospettato in seguito a un rapporto sessuale avuto con una prostituta.
Tutti gli accertamenti svolti sugli oggetti rinvenuti sul posto (come la mascherina, il passamontagna, ossia una calzamaglia sulla quale erano stati disegnati occhi e bocca, il fodero del coltello) e confrontati con il dna dell’indagato diedero esito positivo.
A raccontare molto di più sarebbero state le analisi del materiale contenuto nel pc e nello smarthphone dello studente, come la foto di Eleonora e Daniele insieme, dalla quale fu cancellato quest’ultimo, e il file denominato “Vendetta” ritenuto un documento autobiografico.“Vendetta prova un senso di appagamento nell’uccidere glia altri”, si legge.
Poco prima di recarsi in via Montello, inoltre, De Marco scrisse un messaggio a un’amica per anticiparle che non si sarebbero più visti. Il movente, individuato dagli inquirenti, sarebbero stati gelosia, rabbia, frustrazione, invidia, odio.


 

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