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Cronaca Corigliano d'Otranto / Piazza Vittoria

Mezzo chilo di marijuana e cocaina: di nuovo nei guai tre anni dopo

Corigliano d'Otranto: i carabinieri hanno trovato prima tre dosi di sostanza nel bar dove lavora. Il grosso, però, era nell'abitazione dove Antonio Lagna, pasticciere 40enne, ha il suo domicilio

CORIGLIANO D’OTRANTO – I sospetti su di lui si erano addensati da qualche tempo. Frequentazioni e movimenti ritenuti evidentemente particolari, hanno convinto i carabinieri della stazione di Corigliano d’Otranto, comandanti dal maresciallo capo Paolo Poveromo, a tenerlo sotto osservazione. Era indiziato, infatti, di gestire una piccola rete di spaccio. 

Ieri sera, quel controllo che l’avrebbe inchiodato. Un passo alla volta, passando da un singolo grammo, fino a trovare molto di più. I militari, infatti, dapprima, sono andati a fargli visita nel bar e pasticceria in cui lavora, in piazza Vittoria. E qui, è avvenuto il primo ritrovamento: tre dosi di cocaina. Erano all’interno di una scatola di cartone per decorazioni per dolci, in un piccolo ripostiglio. I carabinieri non le avrebbero mai scovate, se non avessero avuto il supporto dell'infallibile fiuto del cane Boss del Nucleo cinofilo di Modugno.

arresto di Lagna Antonio cl.1976-2A quel punto, è iniziato anche l’approfondimento nell’abitazione del pasticciere, Antonio Lagna, 40enne, giacché in quel locale commerciale non c’era davvero altro. Ed è stato proprio in casa, in una contrada alla periferia del paese griko, che i carabinieri della stazione dipendente dalla compagnia di Maglie, hanno trovato il grosso. Dalle prime, piccole tracce, si è arrivati, infatti, al sequestro di ben 470 grammi di marijuana, ai quali aggiungere altri 17 di cocaina, più un bilancino di precisione. Troppo, per giustificare un eventuale uso personale.

Il tutto era all’interno di un armadio, in una legnaia. La cocaina, racchiuda in un singolo involucro. La marijuana, distribuita in otto incartamenti di cellophane trasparente. Lagna, che è originario di Galatina, ma da anni domiciliato a Corigliano, è così finito in arresto. Ora si trova ai domiciliari, su disposizione del pm di turno, Emilio Arnesano.

Non una novità, perché Lagna era già finito nei guai tre anni precisi addietro. Precisi al minuto, perché, curiosamente, erano sempre negli stessi giorni: la sera del 27 maggio del 2013 lo fermarono mentre rientrava a casa a bordo della sua auto. Anche in quell’occasione scattò una perquisizione in casa che portò alla scoperta di oltre 45 grammi di cocaina fra una zuccheriera e un tubo di ferro posto sotto il lavabo.

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