Coronavirus, l’Ordine degli avvocati chiede la sanificazione nei tribunali
Nell’istanza avanzata nelle scorse ore dal presidente del Foro si chiede anche di non celebrare più le udienze a porte chiuse, in considerazione dei disagi che si sono determinati
LECCE - Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Lecce chiede l’immediata sanificazione, disinfezione e pulizia di tutti gli ambienti degli uffici giudiziari, civili e penali come misura di prevenzione al coronavirus.
L’istanza è stata inoltrata al presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone e al procuratore generale Antonio Maruccia con i quali proprio qualche giorno fa, era stato siglato un protocollo con le indicazioni per contrastare eventuali contagi da Covid-19. Tra queste, la possibilità per i giudici di celebrare le udienze a porte chiuse che però ha avuto l’effetto di riportare a galla l’annoso problema del sovraffollamento negli edifici, spostandolo dalle aule ai corridoi. I maggiori disagi si sono verificati nel tribunale di via Brenta, dove ha sede la giustizia civile.
“Stanti le difficoltà emerse, fuori dalle aule e per la carenza di spazi idonei, a seguito dell’applicazione di tale misura, si chiede la eliminazione della previsione che le udienze, civili o penali, possano svolgersi a porte chiuse”, si legge nella stessa delibera firmata dal presidente del Foro Antonio De Mauro, e pubblicata sul sito dell’Ordine, con la quale viene sollecitata la sospensione di tutte le udienze civili e penali, ad eccezione di quelle indifferibili per legge, per il tempo necessario ad eseguire la completa pulizia e sanificazione dei locali. Non solo. L’avvocatura leccese chiede anche una migliore organizzazione delle cause così che possa esercitare in modo dignitoso la propria funzione, compatibilmente alle misure precauzionali adottate.