rotate-mobile
Cronaca

Corsetta al Coni? Sì, ma solo con il certificato medico

Con l'estensione del parco fino all'area verde confinante usata per gli allenamenti dei militari, da ora in poi vigerà l'obbligo per tutti della copertura assicurativa e e dell'autorizzazione medica

LECCE - Se il gioco non vale la candela, certamente vale un certificato medico. O un'assicurazione. A partire da oggi, le attività ludiche all'interno del parco cittadino Coni avranno un costo. Obbligatorio per tutti gli "aficionado" di via Giammatteo : quello di una copertura assicurativa. Da ritenersi inevitabile non appena si varcherà l'imponente cancello del parco e alla quale andrà aggiunta anche la somma dell'autorizzazione all'idoneità sportiva rilasciata dal proprio medico che, utile rammentarlo, è oramai a pagamento anche quella.

Insomma, comportarsi da esemplari salutisti non sarà certamente economico. E, probabilmente, neppure così immediato o pratico. Ora il parco verrà esteso all'area gemella adiacente, quella che fino ad ora è stata utilizzata per gli allenamenti e le attività dai militari della Scuola di cavalleria. Grazie ad un protocollo d'intesa stipulato tra i locali dell'assessorato allo sport e al tempo libero e quelli della caserma "Zappalà", dove la scuola ha sede. Un potenziamento necessario, visti i numerosi habitué delle piste di atletica, che potrebbe però essere inficiato da questo provvedimento che obbligherà alla copertura assicurativa tutti coloro che ne vorranno usufruire.

L'assessore comunale, Nunzia Brandi, non nutre alcuna esitazione: "Per utilizzare le aree pubbliche, occorrono l'uno e l'altro, polizza e certificato d'idoneità medica. Chiunque, correndo, potrebbe procurarsi una distorsione, essere vittima di una caduta o di altri incidenti che tra gli sportivi non mancano di certo". La portavoce di Palazzo Carafa ha inoltre aggiunto: "Ora che il parco del Coni verrà esteso fino all'area che ad oggi era di utilizzo esclusivamente militare, scommettiamo sul fatto che la quantità di atleti aumenterà, abbiamo dunque la necessità di garantire la loro incolumità". Ma il turista che, in vacanza a Lecce, desideri correre all'aria aperta in una città che non vanta poi così tanti parchi? "Dovrà attrezzarsi come tutti gli altri - ribadisce la Brandi- è il regolamento comunale a stabilirlo: chiunque usufruisca di uno spazio pubblico, è tenuto ad attenersi a questo decalogo comportamentale". Agli atleti, anche a quelli più incostanti, toccherà recarsi immediatamente dal medico. Eppure "di corsa".

Sulla vicenda che, nelle ultime ore, ha coinvolto la Brandi e Damiano D'autilia (nella quale il consigliere avrebbe accusato l'assessore allo sport di aver negato l'accesso ad una associazione di ginnastica dolce, al palazzetto dello sport) , la Brandi ha assicurato che presto verrà ripristinata la normalità, consentendo certamente la fruizione dei locali sportivi all'associazione di ginnaste, ma solo dopo una regolare autorizzazione che è al momento al vaglio degli addetti, come il regolamento prevede. "Un gruppo di sportivi si è presentato al custode dell'edificio, senza alcun tesserino, e dichiarando di essere state autorizzate dal consigliere D'autilia- ha spiegato l'assessore - Ma questo è un atteggiamento assolutamente poco esemplare. La procedura è quella che ho appena spiegato, per chiunque. Non vi è nulla di personale, ma solo un consigliere che evidentemente ha consigliato male" , ha concluso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corsetta al Coni? Sì, ma solo con il certificato medico

LeccePrima è in caricamento