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Cronaca

Nessun danno erariale. Assolto funzionario comunale nell’ambito dell’inchiesta “Antiracket”

I giudici contabili hanno ribaltato la decisone della Sezione giurisdizionale per la Puglia, adottata nel 2020 nei confronti del dipendente di Palazzo Carafa: nessun risarcimento di 15mila euro al ministero

LECCE – La Corte dei Conti accoglie il ricorso presentato da Pasquale “Lillino” Gorgoni, dipendente del Comune di Lecce e lo assolve: non dovrà risarcire il Ministero dell’Interno della somma di 15mila euro, nell’ambito dell’inchiesta dell’associazione “Antiracket”. La terza sezione ha infatti accolto le tesi presentate dai legali del dipendente comunale, gli avvocati Antonella Lillo e Amilcare Tana (rispettivamente del Foto di Treviso e del Foro leccese), ribaltando nei giorni scorsi la sentenza emessa nel 2020 dalla Sezione giurisdizionale per la Puglia.

Le responsabilità erariali, in un primo momento imputate al funzionario di Palazzo Carafa, erano state ipotizzate durante l’indagine sullo sportello antiracket del capoluogo salentino. Una vicenda partita nel 2017 con la quale la Procura della Repubblica di Lecce aveva segnalato una serie di esborsi eccessivi da parte di alcuni funzionari dell’ente comunale per la realizzazione di alcuni interventi sull’edificio che ospitava lo sportello e per consulenze mai avvenute.

Le accuse mosse a Gorgoni, nello specifico, riguardavano presunti documenti falsi, prodotti per dimostrare prestazioni mai effettuate e il pagamento di fatture emesse nel confronti dell’associazione “Antiracket” dalla società “All Energy di Bolognini Marco”. Nella fase d’appello, però, i giudici contabili hanno rimarcato “l’assoluta ambiguità degli elementi indiziari su cui poggiava la valutazione del primo giudice”.

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