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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Piazza Sant'Oronzo

Corteo nelle vie del centro: "Con la scusa dei rave, aumenta la repressione"

Con bandiere e fumogeni, un gruppo di manifestanti ha sfilato distribuendo volantini. Si definiscono amanti della libertà e protestano per il fermo di alcuni giovani che preparavano una festa non autorizzata. Sullo sfondo, la morte di Dalila Coluccia

LECCE - La tragica morte di Dalila Coluccia usata come pretesto per una repressione contro "ogni forma di aggregazione non allineata alle regole dell'economia e dei principi di legalità". E' questo il senso della manifestazione non autorizzata che ha sfilato, questa sera, per le vie del centro di Lecce.

La 23enne di Cerfignano (frazione di Santa Cesarea Terme), deceduta presso il "Vito Fazzi" di Lecce il 16 ottobre scorso, aveva partecipato pochi giorni prima ad una di quelle feste musicali clandestine - comunemente definite rave - durante la quale si era sentita male, perdendo i sensi, senza che nessuno, per lungo tempo, si accorgesse della gravità delle sue condizioni.

E il decesso della giovane donna - è questa la tesi dei circa cinquanta manifestanti che si sono detti "rispettosi" e "consapevoli" del dolore della famiglia - sarebbe diventata la testa di ponte per un restringimento degli spazi di libertà non omologati. 

Con fumogeni colorati, uno striscione e cori, il gruppo di giovani si è fatto notare tra le migliaia di passanti, nel cuore della città, in Piazza Sant'Oronzo come in via Trinchese e in via Cavallotti, tra curiosità e disorientamento. I manifestanti hanno distribuito volantini, rivendicando l'ingiustizia del fermo di alcuni ragazzi "intenti dei preparativi di un concerto"; fatto ritenuto il primo atto per negare "la fruizione di un posto abbandonato, in cui da oltre dodici anni si organizzano eventi musicali di aggregazione e controinformazione".

Gli agenti di polizia, intervenuti sul posto, hanno seguito il corteo a distanza e per sicurezza è stata posta particolare attenzione a Palazzo dei Celestini, sede della Prefettura. Non si sono registrati episodi di tensione. In un primo momento erano stati allertati i vigili del fuoco, forse perché qualcuno, notando del fumo in lontananza, ha pensato ad un incendio. 

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