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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Viale 25 Luglio

Strage dei senegalesi, anche a Lecce un corteo di solidarietà

Un corteo di cinquanta persone, tra senegalesi e africani di altri Paesi, ha sfilato pacificamente lungo i viali del centro, per cantare la solidarietà ai connazionali uccisi nella strage di ieri, al mercato del capoluogo toscano

LECCE - Il significato della nenia che hanno intonato, con voce sommessa, discreta, come dovessero passare inosservati, si potrebbe tradurre in un "siamo in tanti, ma uno solo". É partito alle 11,45 di questa mattina il corteo che, pacificamente, ha manifestato per i viali del centro di Lecce, esprimendo la propria amarezza sui fatti accaduti ieri a Firenze.

Non è stata, come in altre occasioni, una manifestazione piena di colori e folklore. Dal piazzale della stazione, hanno percorso le principali vie del centro cittadino, per poi raggiungere la sede della prefettura in viale XXV luglio. Una folla di circa 75 persone in tutto, uomini soprattutto, tra loro anche alcuni rappresentante dei sindacati, hanno composto un cerchio intorno al loro portavoce. Trattandosi della comunità più numerosa, ospitata dalla città di Lecce, il numero predominante - che ha preso parte a quello che assomigliava più alla celebrazione di una rassegnazione lacerante, che ad una reazione di protesta - era quello dei senegalesi.

Nel gruppo, africani di tutte le nazionalità: nigeriani, kenioti, maliani ed etiopi. Hanno pregato assieme, per terra, con i lineamenti del viso contratti, gravi. Per dire basta all'odio e al razzismo ma anche, e soprattutto, e dimostrare con il loro autocontrollo, quanto siano distanti dalla violenza cieca che, ieri, ha annebbiato la ragione dell'estremista di destra, prima di darsi la morte. Una risposta pacifica e silenziosa all'intolleranza e all'odio, una lezione di grande civiltà e di fratellanza, per ricordare che il Salento è una terra di migranti, crocevia di popoli e culture.

Dopo l'omicidio di uno xenofobo la protesta arriva a Lecce

 

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