Costruire nel parco si può. Anzi no, è stata una svista
La gaffe parte dagli uffici preposti alla tutela del territorio del Comune di Ugento. E così la Guardia forestale mette i sigilli sull'autorizzazione a ristrutturare un vecchio casolare nel parco
Redazione
26 febbraio 2008 13:38
Un errore madornale. Una svista che parte dagli uffici preposti alla tutela del territorio del Comune di Ugento. Un errore di valutazione su una pratica di concessione edilizia risalente a settembre del 2007, quando invece l'area in questione - per volontà dell'attuale amministrazione comunale - risulta essere da giugno 2006 parco naturale, e quindi sottoposta a vincolo paesaggistico. E a maggio del 2007 arriva anche dalla Regione Puglia l'istituzione ufficiale del Parco litorale di Ugento (https://it.wikipedia.org/wiki/Ugento).
Ma il permesso che avrebbe consentito ad un privato di edificare un fabbricato rurale immerso nel verde del parco, aveva intrapreso negli uffici comunali il suo naturale iter senza però tener conto del clamoroso controsenso in cui si stava cacciando. Tuttavia, a Palazzo comunale, qualcuno si sarebbe accorto per tempo dell'empasse, bloccando di fatto i lavori. Troppo tardi, però, perché sabato scorso, i militari della Guardia forestale, non sapendo forse che il Comune aveva già provveduto a bloccare il permesso, hanno fatto "visita" al parco di Ugento per mettere i sigilli al cantiere, dato che per consentire l'avvio dell'opera sarebbero intanto stati tagliati un po' di alberi di leccio.
"Si è trattato di un errore di valutazione partito dagli uffici - spiega l'assessore all'Urbanistica del Comune di Ugento Antonio Mauro - perché quando si è acconsentito a quella autorizzazione, comunque in prima istanza antecedente alla istituzione del parco protetto, qualcuno ha pensato che proprio per questo motivo sarebbe stato possibile procedere a ristrutturazioni di vecchi edifici già esistenti. Ma ovviamente così non è. Infatti, quando i responsabili del procedimento si sono resi conto della svista, hanno immediatamente bloccato il permesso. D'altronde è stata l'amministrazione di Ugento a voler istituire il parco, revocando per esempio la concessione ad edificare per un grosso complesso turistico, i cui proprietari avevano fatto richiesta prima che la zona in questione diventasse parco protetto".
Ma il permesso che avrebbe consentito ad un privato di edificare un fabbricato rurale immerso nel verde del parco, aveva intrapreso negli uffici comunali il suo naturale iter senza però tener conto del clamoroso controsenso in cui si stava cacciando. Tuttavia, a Palazzo comunale, qualcuno si sarebbe accorto per tempo dell'empasse, bloccando di fatto i lavori. Troppo tardi, però, perché sabato scorso, i militari della Guardia forestale, non sapendo forse che il Comune aveva già provveduto a bloccare il permesso, hanno fatto "visita" al parco di Ugento per mettere i sigilli al cantiere, dato che per consentire l'avvio dell'opera sarebbero intanto stati tagliati un po' di alberi di leccio.
"Si è trattato di un errore di valutazione partito dagli uffici - spiega l'assessore all'Urbanistica del Comune di Ugento Antonio Mauro - perché quando si è acconsentito a quella autorizzazione, comunque in prima istanza antecedente alla istituzione del parco protetto, qualcuno ha pensato che proprio per questo motivo sarebbe stato possibile procedere a ristrutturazioni di vecchi edifici già esistenti. Ma ovviamente così non è. Infatti, quando i responsabili del procedimento si sono resi conto della svista, hanno immediatamente bloccato il permesso. D'altronde è stata l'amministrazione di Ugento a voler istituire il parco, revocando per esempio la concessione ad edificare per un grosso complesso turistico, i cui proprietari avevano fatto richiesta prima che la zona in questione diventasse parco protetto".
Redazione
26 febbraio 2008 13:38
