Cozze “confezionate” nelle acque del porto: sequestrati 25 chili di molluschi
Nel pomeriggio di ieri i militari della capitaneria di porto hanno rinvenuto diversi sacchetti retinati custoditi a mollo nella zona delle banchine portuali. Prodotti ittici privi di tracciabilità e in condizioni igieniche potenzialmente pericolose per i consumatori
GALLIPOLI - Oltre una decina di sacchetti retinati con all’interno alcuni chilogrammi di cozze di mare depositati, a mollo, nelle immediate vicinanze delle banchine del porto commerciale e probabilmente custoditi in attesa di essere recuperati e venduti. Una pratica non solo illegale, ma soprattutto pericolosa per la salvaguardia della salute del consumatore finale trattandosi di prodotti ittici privi di tracciabilità e qualsivoglia etichettatura di provenienza e a dispetto delle norme igieniche di riferimento.
E’ quanto è stato scoperto nel pomeriggio di ieri nella zona portuale di Gallipoli nell’ambito dei controlli che vedono il personale della guardia costiera impegnato, sia a mare che a terra, nelle verifiche a tutela dell’ambiente marino e costiero e del consumatore. I militari della capitaneria gallipolina infatti si sono imbattuti, inaspettatamente, in un deposito improvvisato e abusivo di cozze. In particolare sono stati trovati “abbandonati” nello specchio d’acqua 25 chili di molluschi.
Come detto è probabile che il prodotti ittico fosse destinato alla successiva vendita. Le cozze erano adagiate in cinque sacchetti retinati più ampi, da 5 chili ognuno, sul fondale prossimo al porto, nascosti tra scogli e sassi, in condizioni igienico sanitarie estremamente pericolose. Il personale intervenuto, sia da mare che da terra, ha rimosso tutto il prodotto, individuando i sacchetti immersi e nascosti lungo il perimetro della banchina. Tale attività ha evitato che giungessero sulle tavole dei consumatori cozze potenzialmente pericolose per la salute.