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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Martano editrice: dal boom alla crisi. I sindacati lanciano l'allarme chiusura

La nota azienda di Lecce, ramificata a Bari e Milano, avrebbe annunciato costi di gestione troppo alti nel capoluogo salentino. Cgil e Cisl alzano le barricate per difendere 32 posti di lavoro, chiedendo un incontro in Provincia

 

 

LECCE - L'azienda "Martano editrice" di Lecce non naviga in acque tranquille. Non è la prima e, putroppo, non sarà l'ultima ma la crisi annunciata dai sindacati di categoria Cgil e Cisl è di quella che colpisce. Soprattutto per la lunga storia vissuta da una piccola tipografia del capoluogo, capace di competere sul mercato ed ingrandirsi al punto da gestire anche il settore poligrafico a Bari e Milano.
 
Ed è proprio su queste sedi che si è focalizzata l'attenzione dei sindacalisti che temono un rischio di chiusura nel Salento – con relativa perdita di 32 posti di lavoro – per "emigrare" forse altrove, in cerca di maggior fortuna.
 
Nulla è certo, tranne il preavviso lanciato dal segretario provinciale Slc Cgil, Salvatore Labriola: "Nessuno si muoverà da Lecce, macchinari compresi". Un annuncio che suona come un richiamo di battaglia per i dipendenti avvezzi ai sacrifici: da mesi in cassa integrazione ordinaria, dopo l'ultima proroga di giugno, ora gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli. Per scongiurare il pericolo maggiore e salvaguardare i livelli occupazionali, i sindacati hanno richiesto un incontro presso la sede della Provincia di Lecce e, in seconda ipotesi, anche l'apertura di un tavolo prefettizio.
 
La crisi strutturale attraversata da Martano, spiegano loro, passa ovviamente dalla maglie della crisi economica. Da quei costi di trasporto, carta e stampa lievitati nel corso di tre generazioni di brillante gestione imprenditoriale. Ma non escludono l'ipotesi di una scelta strategica che possa dirottare l'azienda verso porti più sicuri. "A giugno la proprietà ci aveva assicurato che la sede del capoluogo salentino non sarebbe stata a rischio perchè rappresentava la storia della tipografia, ma ieri in Confindustria la musica è cambiata – spiega Salvatore Castrignanò di Fistel Cisl – e il sito di Lecce ora presenterebbe dei costi insostenibili".
 
"L'intervento politico delle istituzioni, a questo punto, è inevitabile perchè non possiamo permettere che il territorio venga scippato di un tale patrimonio economico e culturale", aggiunge il collega Labriola. Qualunque accordo e possibile ragionamento sul piano di rilancio aziendale invocato da Cisl e Cgil partità, quindi da un punto certo: la permanenza di Martano editrice a Lecce.
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