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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cutrofiano

Officina non autorizzata usata come deposito delle auto rubate nel Salento

Denunciato per ricettazione un 56enne di Cutrofiano. Oltre a un Range Rover intero, trovate numerose parti di altri veicoli oggetto di furto

CUTROFIANO – Un’autofficina non autorizzata, realizzata al riparo di un capannone nei dintorni di Cutrofiano e con un compito specifico: assemblare le auto rubate. La scoperta è avvenuta mercoledì 14 luglio e a effettuarla sono stati gli agenti di polizia del commissariato di Galatina e della squadra mobile di Lecce che hanno denunciato a piede libero un 56enne di Cutrofiano, proprietario del deposito. L’uomo è indagato per ricettazione.

Le indagini si sono sviluppate nell’arco degli ultimi mesi: sia la squadra mobile, sia i vari commissariati, insieme con la polizia stradale, hanno effettuato in diversi comuni attività mirate, in seguito al furto sempre più dilagante di autovetture, fenomeno che sta avendo una ripresa in questo momento, una volta messo definitivamente alle spalle il lockdown.

Durante questi controlli, dunque, a Cutrofiano si è risaliti a un deposito, un’ officina e autocarrozzeria, ma senza autorizzazione. All’interno, in un’area parzialmente delimitata da un cancello scorrevole, c’era un’auto Range Rover senza targhe, con vetro posteriore destro infranto e parte del cruscotto già parzialmente smontata. Si è scoperto essere stata rubata il 7 luglio scorso a Ugento.

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Il 56enne, proprietario  del deposito, presente sul posto, alla fine ha ammesso la provenienza illecita del veicolo e di ulteriori parti meccaniche e di carrozzeria di altri mezzi. A suo dire, tutto sarebbe stato consegnato da alcuni soggetti che conosce solo di vista. Ai poliziotti ha spiegato di avere solo il compito di smontare i veicoli di volta in volta recapitati, di consegnare le parti che sarebbero poi state immesse nel mercato illecito e, infine, di disfarsi delle parti non “ricettabili” e dei telai, dopo aver rimosso ogni codice o elemento identificativo.

A conferma di ciò, nel piazzale davanti all’autofficina, all’interno di un furgone intestato all’uomo, i poliziotti hanno trovato parti di carrozzeria di dubbia provenienza, tagliate in vari pezzi, riconducibili, senza alcun dubbio, a due autovetture modello Fiat 500 Abarth 595  e Fiat 500 X. Inoltre, all’interno di un Renault Master, sempre di proprietà del 56enne, era custodito il tetto modello cabrio di una Fiat 500.

Su diversi banconi da lavoro erano poi adagiati attrezzi tipici da officina, solitamente utilizzati per il “taglio” della carrozzeria e gru idrauliche mobili per il sollevamento dei motori, mentre. sull’intera area interna ed esterna, sono stati ritrovati parti di telai con evidenti tagli da flex, parti meccaniche e cablaggi elettronici, parti di tappezzerie, cruscotti e sedili, numerosi pneumatici montati su cerchi, svariati gruppi ottici e comunque tutti privi di elementi identificativi. Tutto il materiale è stato sequestrato, tranne la Range Rover, restituita al legittimo proprietario.

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