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Cronaca

Da Brindisi a Lecce per rubare auto: 20enne patteggia due anni e due mesi

Ha chiuso ieri il suo conto con la giustizia Saverio Nicolò Constestabile, arrestato lo scorso 9 settembre dai poliziotti della squadra mobile. Era ritenuto responsabile di tre furti, due riusciti e uno tentato. Revocati i domiciliari

LECCE - Era accusato di tre furti d’autovetture, due riusciti, uno tentato, e per questo ha patteggiato la condanna a due anni e due mesi di reclusione, più quattrocento euro di multa. Ha chiuso così il suo conto con la giustizia Saverio Nicolò Constestabile, ventenne di Brindisi, arrestato lo scorso 9 settembre dai poliziotti della squadra mobile.

La sentenza è stata emessa ieri mattina dal giudice del tribunale di Lecce Michele Toriello che ha concesso all’imputato il beneficio della pena sospesa e la revoca della misura cautelare dei domiciliari, ai quali era ancora sottoposto.

A incastrare il giovane furono i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza, anche durante i “sopralluoghi” prima dei colpi, collocate lungo le strade in cui erano parcheggiati i veicoli presi di mira: una Fiat 500 a Porto Cesareo, una Fiat Panda e una Fiat 500 a Lecce. Quest’ultimo furto però non fu portato a termine.

Dalle indagini svolte dagli investigatori, sarebbe emerso che Contestabile non agì da solo, ma con altri individui, uno dei quali fu identificato e arrestato insieme a lui. Si tratta di Vincenzo De Milo, 47enne anche lui di Brindisi, per il quale si è proceduto separatamente.

Ad arrestare i presunti complici, furono i poliziotti brindisini e leccesi, dopo aver visionato i video “incriminati”. Gli episodi si sarebbero verificati nel giro di due giorni, il 18 e il 19 luglio scorsi.

Al termine degli accertamenti svolti dagli investigatori, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce accolse la richiesta avanzata dalla Procura, disponendo così l’ordine di custodia cautelare degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati. Ma come detto, per Contestabile la misura è stata annullata, ieri, nell’ambito del patteggiamento.

L’imputato era difeso dall’avvocato Giancarlo Vaglio.

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