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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Dall’autolesionismo all’inno allo stupro sui social, le tendenze tra i minorenni

Nella relazione dell’anno giudiziario, si considerano alcuni preoccupanti fenomeni: quello del “Ciukinismo” consiste nel postare foto di ragazze inconsapevoli su profili creati ad hoc e inneggiare alla violenza sessuale, all’uccisione e all’odio razziale

LECCE - Aumenta l’uso di droghe tra i più giovani e resta stabile, soprattutto tra gli studenti delle scuole medie, la tendenza a compiere gesti di autolesionismo per rimarcare, in particolare attraverso tagli sul corpo, la propria appartenenza a un gruppo. Ma non finisce qui.

In provincia di Lecce, negli scorsi mesi, si è verificato anche un episodio di “Ciukinismo”, un fenomeno che consiste nel postare foto di ragazze inconsapevoli su profili creati ad hoc e inneggiare allo stupro, alla uccisione e all’odio razziale.

I responsabili hanno meno di 18 anni e sono stati individuati in seguito alle meticolose indagini svolte dalla Procura per i minorenni con il compartimento della polizia postale e al contributo offerto dalle vittime che avrebbero tra i 12 e i 16 anni.

Foto e nomi delle malcapitate erano state rinvenute su alcuni gruppi "Telegram" con commenti e minacce esplicite del tipo: "Ti brucerò con l'acido appena finisce la quarantena", "se una ragazza è pari ad un uomo, può essere picchiata" o ancora "sei una donna ed è per questo che meriti di essere picchiata".

Oltre a questo preoccupante fenomeno, nell’analisi fatta dal procuratore Simona Filoni contenuta nella relazione di fine anno, nel periodo da fine febbraio a fine giugno del 2020 segnato dalla grave emergenza epidemiologica, c’è anche quello dell’aumento delle violenze tra le mura domestiche ai danni di minori o alla loro presenza.

Si sono registrati, inoltre, una crescita anche dei delitti di resistenza a pubblico ufficiale, di detenzione di armi bianche e di spaccio di sostanze stupefacenti, e un netto calo di quelli predatori, in particolare di furti generici e nelle abitazioni.

Stabile, sempre in relazione ai mesi di chiusura, il trend dei procedimenti per pornografia minorile, di diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale esplicito e di quelli di istigazione alla commissione di crimini violenti o di atti di autolesionismo.

Particolare preoccupazione desta la sempre maggiore frequenza e precocità con cui i ragazzi, spesso già nella fase della preadolescenza, inizino a fare uso di droghe leggere.

“In molti casi le situazioni di tossicodipendenza sono emerse dai controlli tossicologici previsti nella fase di attuazione dei progetti di messa alla prova; tali situazioni hanno reso particolarmente difficoltoso l’esito positivo dei percorsi, proprio perché si è trattato spesso d’intervenire con profonde e lunghe attività di sostegno psicologico in favore di minori già da tempo facenti uso di droghe e, in diverse occasioni, senza che i genitori fornissero collaborazione o mostrassero adeguata sensibilità verso tali problematiche”, ha osservato il presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone nella relazione per l’inaugurazione dell'anno giudiziario.

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