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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Da pellicce ad inserti, il dramma del mercato animale

Superata la classica pelliccia, status symbol di un preciso target, è il tempo dell'inserto sui cappucci. VegAnimalisti di Lecce protestano: "Basta con l'utilizzo di manti animali per l'abbigliamento"

LECCE - Ogni anno muoiono circa 200 milioni di animali per soddisfare la vanità dell'uomo. Esemplari da pelliccia catturati o allevati in condizioni inaccettabili con l'unico scopo di appropriarsi di pelle e pelo, utili a confezionare costosi capi di abbigliamento e pelletteria in cui pavoneggiarsi. Da anni gruppi animalisti combattono contro il dramma del mercato animale, rivendicando il rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale dell'Unesco, senza ottenere, però, grandi risultati.

L'intramontabile pelliccia, infatti, status symbol di un alto target di consumatori, resta protagonista indiscussa di collezioni e passerelle d'alta moda. Passata nell'immaginario collettivo come un capo prezioso, è divenuta emblema di ricchezza, tanto da esser utilizzata nelle trame di diversi prodotti cinematografici come moneta di scambio.

A Lecce esistono varie pelliccerie, che, rispetto ai decenni scorsi, registrano un calo nelle vendite della classica pelliccia, compensato, però, da un netto aumento delle richieste di giubbotti e cappotti con inserti in vera pelliccia su colli o cappucci. Una tendenza che allarma particolarmente gli animalisti, data la sua trasversalità. Mentre la prima, infatti, è un capo generalmente molto costoso, acquistabile esclusivamente da un target ben preciso ed individuabile, l'inserto, avendo un prezzo decisamente più accessibile, apre il mercato ad una fetta più ampia di consumatori, di tutte le fasce d'età e di tutte le tipologie.

"Questo è il vero dramma attuale - spiega Enza, portavoce dei VegAnimalisti Lecce - perché si tratta di un mercato più che florido, purtroppo". Contro questo dramma, oggi, dalle 10 alle 16, il Coordinamento antispecista Pugliese presidierà Piazza Sant'Oronzo, aderendo localmente alla campagna nazionale "Attacca l'Industria della Pelliccia". L'obiettivo: sensibilizzare l'opinione pubblica sulle strazianti condizioni di vita e di morte riservate agli animali da pelliccia.

"Nulla può giustificare una simile crudeltà verso esseri senzienti e inermi - protestano -, tantomeno una moda. Con azioni dimostrative e momenti di informazione puntiamo a ricordare a quanti si apprestano a fare le compere prenatalizie che solo il consumatore può decidere le sorti del mercato e porre fine ad una moda che comporta morte e sofferenza".

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