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Cronaca Galatina

DAI RIFIUTI ALLE "PROMESSE MANCATE": Ed è POLEMICA

Il consigliere Udc, Antonio Pepe, attacca l'amministrazione definendo "ingenerose" e "stucchevoli" le dichiarazioni dei suoi esponenti in materia di rifiuti. E non risparmia critiche a tutto campo

Polemica a tutto campo a Galatina: dai rifiuti alle promesse dell'amministrazione locale. Ad innescarla è il consigliere di opposizione cittadina, Antonio Pepe, membro di riferimento dell'Udc galatinese, che giudica "ingenerose, false, stucchevoli ed assurde" le dichiarazioni degli esponenti dell'amministrazione Antonica in merito alla delicata questione dei rifiuti. "E' ingeneroso - spiega Pepe - attribuire la colpa degli aumenti delle fatture all'adeguamento contrattuale dei dipendenti atteso che, l'aumento previsto è pari a circa 8 euro ciascuno, e non credo che ci sia bisogno di qualche laurea particolare in materie matematiche per capire che, a conti fatti, l'incidenza di tali costi è praticamente nulla. Perché non chiedersi della gestione generosa ed infelice da parte dell'attuale Cda? Perché non andare a vedere le unità di personale impiegate rispetto alle reali esigenze, dato facilmente riscontrabile consultando il libro matricola, e non chiedersi se c'è stata una gestione quantomeno allegra? Per non sottacere della questione riguardante il recupero crediti, ad oggi pari praticamente a zero, e dei debiti contratti con l'Ato pari ad euro 600.000, circa. Somme che dovranno inevitabilmente essere sottratte, nei prossimi mesi, dai bilanci delle famiglie".

Pepe sottolinea che scaricare la colpa degli aumenti alle decisioni assunte dagli enti sovra comunali potrebbe rispondere al vero, "nella misura in cui, invece di tacere, l'amministrazione si attivasse e protestasse energicamente contro coloro che siedono nelle stanze dei bottoni a livello provinciale e regionale, cercando di ottenere forme di contribuzione al fine di alleviare le sofferenze economiche dei cittadini". "Purtroppo - insiste Pepe -, ciò non avviene, in quanto sia il comune di Galatina, sia la Provincia di Lecce e sia la Regione Puglia sono gestite da persone appartenenti allo stesso colore politico". Pepe, quindi, difende l'operato dell'intera opposizione, le cui critiche sarebbero bollate dalla maggioranza come "pretestuose ed infondate", ma di cui il governo cittadino spesso e volentieri ignorerebbe i contributi alla vita amministrativa, con risultati "sotto gli occhi di tutti" (non mancano riferimenti alla questione dell'Ato, nel quale il comune ha scelto di anticipare il proprio ingresso, sciogliendo anticipatamente la Csa, e alla questione del megaparco).

Pepe non risparmia nemmeno la questione delle "promesse amministrative": "E' assurdo - afferma - promettere, sapendo di non poter in alcuna maniera tenere fede a quanto detto. Mi riferisco alla situazione delle frazioni dove, nonostante il lodevole ed encomiabile comportamento dei cittadini, che hanno collaborato fattivamente alla raccolta differenziata dei rifiuti, raggiungendo percentuali di tutto rispetto, nulla hanno ottenuto". "Allora - prosegue -, perché non calcolare quanto si è guadagnato da tale raccolta e pensare, insieme a loro, a come impiegare tali somme? Sarebbe quantomeno auspicabile rendere i cittadini partecipi di questi dati, diffondendoli, commentandoli e, magari, elaborando comuni iniziative atte ad incentivare ulteriormente tale metodologia di raccolta. E soprattutto mantenere fede agli impegni presi, prevedendo, da subito, forme di premialità. Senza tralasciare gli inutili costi dovuti al recapito delle fatture tramite raccomandate (circa 45.000 euro), dopo sei mesi dall'inizio dell'anno ed a ridosso della scadenza della prima rata, oltre al disagio causato a tanti cittadini, soprattutto anziani, costretti ad estenuanti ore di fila presso gli uffici postali. Rate che hanno un senso se cadenzate nel corso dei 12 mesi, e non soltanto nei restanti sei".

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