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Cronaca Monteroni di Lecce

Dall'Action running Monteroni un raccolta fondi per aiutare la piccola Giorgia

L'iniziativa è partita dopo il furto del salvadanaio con il denaro destinato bimba leccese affetta dalla rara sindrome di Berdon

LECCE – La vita, così come lo sport, insegna che c’è sempre un’altra possibilità, il modo per riparare agli errori commessi e ripartire. Per questo spesso sport e solidarietà riescono a creare una sinergia perfetta, capace di grandi risultati che scaldano il cuore. A fine aprile scorso qualcuno si è introdotto nella scuola elementare del rione Riesci di Arnesano, e ha rubato il salvadanaio che conteneva il ricavato (con alcune centinaia di euro) da destinare alla piccola Giorgia, la bimba leccese affetta dalla rarissima sindrome di Berdon, in questo periodo negli Stati Uniti in attesa di essere sottoposta a un trapianto multiorgano. Un gesto tanto vile quanto meschino, cui l’autore potrebbe ancora porre rimedio. Soldi che erano stati raccolti anche attraverso i laboratori per bambini.

Per ora ci hanno pensato gli atleti dell’Asd Action running Monteroni, abituati a macinare chilometri e regalare emozioni, a rimediare a questa brutta vicenda. La società guidata dal presidente Tonio Puscio, si è prodigata per una raccolta fondi destinata alla piccola Giorgia, già così pesantemente colpita dai capricci della vita. La risposta dei tesserati è stata massiccia, ognuno ha voluto fornire un piccolo contributo al nuovo salvadanaio, nel pieno rispetto dei valori che la corsa e il podismo sono capaci di trasmettere, e cioè di tendere la mano a chi non ce la fa e resta indietro.

Il nuovo salvadanaio è stato aperto questa mattina nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’istituto comprensivo “Vittorio Bodini” di Arnesano-Monteroni. L’Action running ha raccolto in pochi giorni 316 euro, cui bisogna aggiungere altre donazioni di chi ha voluto aderire alla bella iniziativa. Quasi tutto il denaro sottratto è stato dunque recuperato.

Una bella storia di solidarietà e generosità, che insegna come da un gesto deplorevole possano nascere nuove opportunità e piccoli grandi gesti. A volte un cuore forte non serve solo per correre più a lungo e più veloce, ma soprattutto per fare del bene.  

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