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Cronaca

Danni dopo le mareggiate, Federbalneari incalza i Comuni: "Tutelare la costa"

Mauro Della Valle, presidente di una della associazioni degli operatori balneari, ricorda come sia del 2006 l'adozione della legge regionale alla quale però la gran parte delle amministrazioni non si è adeguata. E rispetto ad allora la situazione è peggiorata rapidamente

LECCE – Nonostante siano passati quasi nove anni dall’approvazione di una specifica normativa in materia - la legge regionale 17 del 2006 "Disciplina della tutela e dell’uso della costa" -, i comuni rivieraschi salentini sono in forte ritardo per quanto riguarda l’adozione del Piano delle coste e questa lacuna penalizza fortemente il contrasto e la prevenzione di fenomeni come l’erosione costiera, con ricadute negative sul comparto turistico.

In alcuni casi si parla di vero e proprio dissesto idrogeologico, ricorda il presidente di Federbalneari Salento, Mauro della Valle, che ha auspicato che le amministrazioni di Ugento, Porto Cesareo e Salve  - tra le più colpite dalle ultime, violente mareggiate – possano riservare maggiore attenzione e tempestività alla tutela ambientale e costiera.

Senza andare troppo indietro nel tempo basta ricordare quanto avvenuto a ridosso della scorsa stagione estiva quando, per rischio crolli della falesia, vennero adottati dalla capitaneria di porto provvedimenti di interdizione dall’accesso al litorale e della balneazione, poi ridimensionati in extremis dopo una seria infinita di riunioni e polemiche. 

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