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Cronaca

Su un gommone al largo del Salento con documenti falsi: denunciati in due

Hanno origini albanesi i cittadini intercettati ieri dai finanzieri del Gruppo aeronavale. Indagini corso per stabilire con precisione rotta e motivo di quelle anomalie

TORRE CHIANCA (Lecce)  - Sono ancora poco chiari i contorni di una vicenda che lega, a doppio filo, il litorale del basso Adriatico con quello balcanico. Due cittadini, entrambi di origini albanesi, sono stati denunciati nella giornata di martedì dai finanzieri del Gruppo aeronavale. Un’indagine interprovinciale coordinata dalle fiamme gialle tramite attività di pattugliamento in mare.

Tutto sarebbe partito dalla segnalazione dei famigliari di uno dei due ragazzi. Non avendo notizie da diverse ore, dal tardo pomeriggio di lunedì per la precisione, i parenti hanno allertato le forze dell’ordine. Sono scattate le ricerche, svolte anche nelle acque che separano le due sponde dell’Adriatico. I due, effettivamente, sono stati rintracciati alle 13 di ieri, tra Torre Chianca, la marina leccese, e Torre San Gennaro, frazione di San Pietro Vernotico.

Erano a bordo di un gommone lungo cinque metri, al momento finito sotto sequestro, e sono stati sottoposti a un controllo dopo essere stati raggiunti.  I militari della guardia di finanza di Taranto hanno raggiunto il natante, diretto vero le coste albanesi, su una motovedetta. L'imbarcazione era a circa trenta miglia dalla costa. I militari hanno  riscontrato alcune irregolarità relative ai documenti: i due occupanti erano sprovvisti di alcuni documenti. Sul gommone, che hanno dihciarato di aver acquistato da poco in Italia, diverse taniche di benzina.

Ma ulteriori indagini sono in corso per stabilire se vi siano anche altri aspetti legati a quei documenti non in regola. Non sarebbero stati trovati stupefacenti, e neppure armi, a bordo dell’imbarcazione. Ma i finanzieri vogliono vederci chiaro. Con ogni probabilità, già nel corso delle prossime ore potrebbero esserci maggiori dettagli e sviluppi della vicenda. L'imbarcazione è stata trasportata nel porto di Otranto dopo i sigilli. Per i due sono scattate le denunce con l'accusa di ricettazione e inosservanza della sicurezza e delle normel per la navigazione: si tratta di  M. F. di 23 anni e di E. K. di 55. Per quest'ultimo, è stato emesso il dereto di espulsione perchè risultato clandestino.

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