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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dopo una settimana tornano nel Cie di Brindisi. Numerosi leccesi tra i 17 anarchici denunciati

Un gruppo di salentini è stato fermato, nel pomeriggio di ieri, dagli agenti delle volanti e dalla Digos della città adriatica. Sono tornati nella struttura brindisina che ospita i migranti, questa volta con fuochi pirotecnici e striscioni, ma senza autorizzazione. Tra i deferiti, anche un irlandese

BRINDISI  - Un gruppo di anarchici, molti dei quali leccesi, torna, a distanza di una settimana esatta, nel Centro di identificazione ed espulsione migranti alla periferia di Brindisi. Sono 17 le denunce scattate nel pomeriggio di ieri, nei confronti di altrettanti individui identificati dagli agenti della Digos della città adriatica, a seguito di un nuovo sit-in nella struttura che ospita i cittadini stranieri. Anche questa volta non autorizzato.

Nessun assalto, a differenza di sabato scorso. Niente bombe carta, né bottiglie lanciate contro l’edificio. Soltanto una manifestazione per la quale avrebbero dovuto chiedere l’autorizzazione in questura, secondo quanto previsto dalle legge.. Si sono limitati ad esibire uno striscione con alcune scritte non offensive, e hanno anche acceso del materiale pirotecnico. Erano circa una trentina, alcuni dei quali hanno già preso parte ai disordini del 31 ottobre.

Sul posto sono giunti anche gli agenti della sezione volanti, assieme al personale della polizia locale. Hanno proceduto all’identificazione del gruppo, nel quale erano presenti diversi anarchici leccesi e un irlandese, per poi far scattare i provvedimenti. I 17 denunciati risponderanno, oltre che di manifestazione non autorizzata, anche di radunata sediziosa e possesso di materiale esplodente. Le indagini proseguiranno anche nel corso dei prossimi giorni, anche tramite gli esami dattiloscopici, per chiarire altri aspetti dell'episodio e accertare con maggiore precisone le responsabilità dei ocinvolti.

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