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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Intestavano prepagate ad altri per finte vendite online: scoperti

Due ragazzi pescaresi sono stati ritenuti truffatori seriali: col solito trucco hanno raggirato anche una donna leccese

LECCE – Truffatori seriali denunciati dalla polizia. Il 3 agosto scorso, una leccese di 56 anni ha cercato di acquistare un condizionatore rispondendo ad un noto siti di annunci sul sito senza mai ricevere la merce che aveva pagato.  Dagli elementi forniti in denuncia, gli agenti hanno accertato che il numero utilizzato dal venditore era intestato a M.G., un 42enne di Como, mentre il numero Iban sul quale era stato effettuato il pagamento della somma di 190 euro era relativo ad una carta Postepay intestata a D.P., un 26enne domiciliato a Pescara.   Il venditore aveva anche fornito un altro numero di telefono che, da successivi accertamenti, risultava intestato ad un uomo di Frosinone che aveva sporto denuncia per sostituzione di persona, avendo appreso che a sua insaputa erano state attivate alcune carte postepay intestate a lui ed ad un suo amico.

Una successiva attività informativa ha permesso di verificare che M.G. e D.P. erano stati indagati sia insieme, sia con altri, sia singolarmente in più occasioni e per giunta in diverse provincie, negli ultimi due mesi. In particolare D.P. è stato denunciato per una truffa messa in atto attraverso la vendita di un’aspirapolvere inoltre, lo stesso individuo, il 19 agosto 2015 aveva sporto denuncia per lo smarrimento di tre carte di credito prepagate presso la questura di Pescara: tra queste proprio quella utilizzata per truffare la signora leccese.

Il personale della questura di Como e di Pescara hanno ascoltato i due sospettati di truffa e i poliziotti abruzzesi, dopo aver ascoltato D.P., hanno chiarito lo strano collegamento tra le persone sospettate del reato e le modalità con le quali le truffe venivano poste in essere. D.P. infatti ha confessato di aver conosciuto in spiaggia due individui dei quali sapeva solo il nome, ovvero Christian ed Emanuel, probabilmente due fratelli i quali, sapendo delle sue precarie condizioni economiche, gli hanno offerto del denaro per attivare 7 carte di credito a suo nome. L’indagato sapeva che le carte sarebbero state utilizzate per delle truffe, ricevendo circa 100 o 150 euro per ogni carta di credito. L’uomo sapeva anche che i numeri di telefono dei due, con i quali venivano intrattenuti i rapporti con gli acquirenti di beni inesistenti, quindi con i truffati, erano intestati a dei prestanome. Anzi, come accertato nel caso dell’uomo di Frosinone, attraverso una sostituzione di persona e quindi ad insaputa degli intestatari.

Alla richiesta di spiegare perché avesse denunciato lo smarrimento di una carta postepay, proprio quella sulla quale la denunciante leccese aveva effettuato il pagamento, l’uomo ha risposto che appena era stato contatto dalle forze dell’ordine per rispondere dell’attivazione di quella carta di credito, aveva contattato Emanuel  esponendogli le sue preoccupazioni.  Lui, a quel punto, gli aveva consigliato di fare denuncia di smarrimento. Considerato che i due truffatori in questione  sono personaggi noti, proprio per le numerose truffe effettuate, si è proceduto al loro riconoscimento fotografico  ed identificati per R.M. 31enne nato a Pescara, e R.C. 23enne sempre pescarese, ora indagati per truffa in concorso.

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