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Cronaca Parabita / Via Luigi Ferrari

Misteriosi messaggi: in frantumi vetri dello studio del sindaco e della casa dell’assessore

Danni alla finestra e ai mattoni in vetrocemento di due edifici a Parabita: un 30enne denunciato per uno dei due episodi

PARABITA – Due danneggiamenti ai danni di altrettanti esponenti della giunta di Parabita. Ad essere presi di mira, entrambi nella giornata di oggi, il sindaco di Parabita, Alfredo Cacciapaglia, e l‘assessore ai Lavori pubblici, Biagio Coi. I due esponenti politici sono rimasti vittime del gesto di qualcuno. Nel primo caso, quello ai danni del primo cittadino, è stato individuato e denunciato il presunto responsabile: si tratta di un 30enne del luogo, disoccupato, affetto da alcune disabilità.

L’autore, forse servendosi di un attrezzo, o semplicemente ricorrendo a un pugno, ha mandato in frantumi il vetro dello studio di Cacciapaglia, che svolge la professione di avvocato. La porta di ingresso del locale di via Luigi Ferrari, che è anche la strada in cui ha sede il municipio, è stata danneggiata intorno alle 12,45, quando all’interno non vi era più nessuno.

Eppure, l’indagine effettuata da parte dei carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano, ha portato al nome del 30enne. Tramite i filmati del sistema di videosorveglianza, ma anche a numerose testimonianze, infatti, i militari dell’Arma sono giunti all’identificazione del ragazzo. Risponde dell’accusa di danneggiamento, ma solo per l’episodio che riguarda il sindaco.

Ancora sconosciuto, invece, il volto dell’autore di un altro gesto simile, avvenuto più o meno intorno alla stessa ora, ai danni dell’abitazione dell’assessore Coi. In questo secondo caso, infatti, ignoti hanno scheggiato e poi rotto, forse con un martello, dei mattoni in vetrocemento dell’appartamento di via Parma, in cui l’esponente politico risiede. L’attività investigativa è ancora in corso, per stabilire se ad agire possa essere stato lo stesso individuo, e chiarire per quali motivazioni. Non si esclude la pista politica, ovviamente, soprattutto alla luce delle recenti vicende giudiziarie che hanno scatenato un terremoto nell'ente comunale, a seguito dell'operazione denominata "Coltura". Ma gli elementi nelle mani degli inquirenti sono ancora insufficienti per delineare un quadro investigativo.

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