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Cronaca

“Securpol invia telegrammi per le assunzioni”. La denuncia di Ugl sull’appalto Asl

Continua il presidio dei vigilanti rimasti fuori dai giochi nel cambio di azienda. Ugl chiede al prefetto una convocazione: "Securpol chiede ad un numero non ufficiale di persone, di presentarsi entro oggi. Pena la mancata assunzione"

LECCE – Tiene banco, in questi giorni, la delicata vertenza delle guardie giurate rimaste fuori dai giochi, in seguito al subentro della nuova ditta sull’appalto per la vigilanza delle strutture ospedaliere. Oggi è il sindacato Ugl ad intervenire direttamente, con una sollecitazione inviata al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, al presidente della Provincia, Antonio Gabellone, al sindaco Paolo Perrone, nonché al numero uno della Regione, Nichi Vendola ed al direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone.

La nota riassume i termini della vicenda: “In ragione del cambio di appalto del lotto 1 Asl di Lecce, la Securpol Security srl il 1° giugno 2013 è subentrata alla Velialpol srl, non completando tale percorso, con il procedimento di assorbimento del personale preesistente, conformemente a quanto disposto dall’articolo 27 del contratto di categoria, dalla legge Regionale numero 40 del marzo 2010, e dall’articolo 24 del capitolato speciale di appalto”.

A fronte di questo disimpegno, ricorda il segretario Antonio Verardi, i lavoratori che si sono visti “scavalcare” da altro personale, hanno occupato in modo permanente i locali della direzione generale di via Miglietta. Ed alle denunce verbali si era già aggiunta una diffida, da parte dell’ente appaltante Asl,  che a fine maggio intimava alla Securpol Security il rispetto di quanto previsto nei procedimenti.

Il 3 giugno poi, nonostante l’invito dei dirigenti sanitari a presentarsi, l’istituto ha risposto solo mediante una missiva in cui “si trincerava su posizioni incomprensibili, contestando il numero dei lavoratori aventi diritto al passaggio e chiedendo il ritorno delle trattative sul tavolo della Provincia di Lecce”.

Verardi esprime “massima amarezza” rispetto all’intero iter procedurale e “ragionevoli dubbi” sulla soluzione conciliativa della vertenza, considerate le premesse: un gara assegnata al massimo ribasso, una riduzione del monte ore complessivo, un mancato riconoscimento del numero di personale avente diritto al passaggio diretto ed una posizione “poco incisiva” della stazione appaltante.

“Siamo stati informati che oggi la Securpol Security sta provvedendo ad inviare telegrammi ad un non ufficializzato numero  di lavoratori, invitandoli  a presentarsi in data odierna, pena decadimento del diritto all’assunzione, presso i locali dello stesso istituto per ottemperare ai procedimenti di assunzione”, denuncia il segretario.

“Premesso che tale procedimento sarebbe dovuto avvenire il 1°giugno 2013, che il personale avente diritto è superiore alle 12 unità e che l’Asl di Lecce non ha provveduto al monitoraggio di tale procedimento – spiega il refente Ugl - , non si comprende come una parte la Securpol Security invita a ritornare in Provincia per trovare un accordo sul numero dei lavoratori aventi diritto e dall’altra, lo stesso istituto, inviatelegrammi con i quali  intima  i lavoratori destinatari a presentarsi presso la sede, pena il decadimento del diritto all’assunzione, entro e non oltre la giornata odierna”.

Per questo Ugl si riserva di agire con ogni mezzo previsto dai regolamenti di legge, al fine fugare i dubbi su quanto accaduto nell’insieme di una procedura di gara e rispettiva assegnazione di appalto che ha determinato un numero non condiviso di unita lavorative aventi diritto al passaggio diretto. E chiede alla prefettura di convocare le due ditte, insieme alla Asl, per ufficializzare le rispettive posizioni.

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