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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Derby Bari-Lecce, nuove indiscrezioni: "I pagamenti svolti in più luoghi"

Trapelano alcuni dettagli dei nuovi interrogatori ai quali sono stati sottoposti Masiello, Carella e Giacobbe. Non solo l'incontro al Tiziano, ma anche in un'area di servizio e viaggi verso il nord Italia per i 320mila euro

 

LECCE – Emergono nuove indiscrezioni sulla vicenda che vede al centro il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011, terminato 2 a 0 per gli ospiti giallorossi, grazie ad una rete di Jeda e a un autogol del principale indiziato, il difensore Andrea Masiello. Secondo quanto riportato dall’Ansa i circa 230mila che sarebbero stati stabiliti per mettere in scena la presunta combine, sarebbero stati versati in più tranche. I primi 50mila euro, avrebbero fatto la loro comparsa il 22 agosto del 2011, nell’ormai pluricitato incontro presso l’hotel Tiziano di Lecce, mentre il resto in più fasi, presso una stazione di carburanti sulla tangenziale di Bari e altrove. Tutto questo, spiega l’agenzia di stampa, emergerebbe dagli ultimi interrogatori dei giorni scorsi di Masiello e dei suoi amici, i ristoratori e scommettitori Gianni Carella e Fabio Giacobbe, già arrestati e poi destinati ai domiciliari, dopo le prime ammissioni.

Ricostruendo la vicenda, al Tiziano, dunque, secondo quanto dichiarato da Carella e Masiello durante l'interrogatorio del pm Ciro Angelillis, si sarebbero presentati l'imprenditore leccese Carlo Quarta e un'altra persona, il famoso Mister Y, che avrebbe detto di essere un avvocato e riconosciuto in foto per Andrea Starace, legale leccese (che già nei giorni scorsi, si ricorderà, aveva negato il proprio coinvolgimento). Sempre in quell’incontro, non ci sarebbe però stato Giacobbe, riporta l’Ansa, la quale specifica che, sempre secondo la versione di Masiello e Carella, sarebbe stato proprio l’avvocato a consegnare il denaro in contanti. Ovviamente, si tratta di ricostruzioni tutte da verificare fino in fondo, provenienti dalle sole voci di alcuni degli indagati.

Così come da provare sono gli ulteriori pagamenti – l’elemento nuovo delle ultime ore – in più tranche da 20mila euro ciascuna, che sarebbero stati eseguiti da Quarta a Carella sulla tangenziale per Bari e da Quarta a Masiello durante viaggi compiuti presso la località in cui viveva l'ex difensore biancorosso (ora tesserato con l'Atalanta) nel nord Italia. Ombre e dubbi sono ancora però tanti, a partire dalla provenienza del danaro. Finora, nessuna prova tangibile per attribuirlo alla società del Lecce e per dire con certezza che avrebbe partecipato fattivamente al presunto illecito. 

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