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Cronaca

Detenuto muore in ospedale dopo uno sciopero della fame ad oltranza

Virgil Cristrian Pop, originario di Bucarest, era stato trasferito da Benevento a Lecce, dove doveva scontare pene definitive. Ma non aveva mai accettato le sentenze, ritenendosi non colpevole. Non toccava cibo da sette settimane

LECCE – La procura di Lecce ha aperto un’inchiesta d’ufficio, dopo la morte di Virgil Cristrian Pop, un uomo di 39 anni, originario di Bucarest, detenuto nel carcere di Borgo San Nicola per reati contro il patrimonio e la persona: in tutto diciotto anni. Nella casa circondariale del capoluogo salentino, il 39enne vi era stato trasferito per scontare pene divenute definitive. Il cittadino romeno è deceduto nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove vi era giunto in condizioni critiche nella tarda serata di sabato, in seguito ad un prolungato sciopero della fame.

Virgil Cristrian Pop, che in precedenza aveva sostato nel carcere di Benevento (è da lì che è stato trasferito a Lecce), si era dichiarato innocente fin da subito e non accettando la carcerazione, poco meno di un mese e mezzo addietro aveva iniziato a rifiutare il cibo. Intendeva farsi chiedere una sospensione della pena, che, però, a quanto pare sarebbe stata negata. Tutto ciò, ovviamente, ha comportato un aggravio dello stato di salute.

Ricoverato, è poi deceduto e ora la vicenda è passata in mano alla magistratura, avvisata dalle autorità ospedaliere. Il sostituto procuratore di turno, Carmen Ruggiero, sta acquisendo cartelle cliniche e documentazione sanitaria del carcere. Questa mattina è stato conferito l'incarico al medico legale Ermenegildo Colosimo, il quale valuterà se effettuare o meno l'autopsia.

 

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