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Cronaca Nardò

Deturpano la scogliera per ricavare fanghi facciali, denunciati quattro turisti

Le guardie zoofile hanno notato decine di persone con il viso coperto dal fango calcareo ricavato dallo sgretolamento degli scogli

LECCE – E’ un luogo di una bellezza aspra e selvaggia, che ammalia e conquista. Troppo spesso, però, il parco naturale di Porto Selvaggio diviene facile preda di turisti e avventori distratti e poco rispettosi. Un’abitudine, neppure troppo recente, è quella di danneggiare la scogliera, per poi creare una poltiglia che viene spalmata sul corpo.

Quando le guardie zoofile sono arrivate sul posto, hanno notato decine di persone con il viso coperto dal fango calcareo ricavato dallo sgretolamento degli scogli. Alcuni con dei sassi rompevano la roccia per farne dei piccoli pezzi. Le guardie, appostate a poca distanza, hanno potuto eseguire dei rilievi fotografici proprio in quei momenti, e successivamente hanno proceduto all’identificazione solo di quattro persone, poiché le altre sono riuscite a fuggire in  mare per poi confondersi tra i tanti presenti.

Con la qualifica di pubblici ufficiali le guardie hanno denunciato le persone identificate all’autorità giudiziaria e al comando di polizia locale di Nardò. Sulla scogliera oggetto del danneggiamento ormai si può notare un buco enorme creato dal continuo sfregamento cui è sottoposta ogni giorno dai bagnanti. Il fenomeno quest’anno è stato limitato dalla maggiore presenza delle sentinelle dell’ambiente, che però non possono essere sempre presenti, visti i numerosi esposti e richieste d’intervento delle guardie zoofile, che si occupano anche di tutto ciò che riguarda gli animali per conto del Comune di Nardò e di Galatone. La polizia municipale quest’anno ha intensificato i controlli per scongiurare il parcheggio selvaggio nel Parco. Ogni giorno è presente almeno un vigile in postazione fissa.

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