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Cronaca San Donato di Lecce

Dieci anni dopo la tragica scomparsa, il Salento ricorda il carabiniere Michele Vese

A dieci anni dalla scomparsa del carabiniere Michele Vese la comunità di Galugnano ha voluto ricordare e commemorare il compianto concittadino caduto in servizio. Un uomo che amava il suo lavoro e indossava la divisa con orgoglio e passione, caduto per difendere quei principi cui aveva dedicato la propria vita

LECCE – A dieci anni dalla scomparsa del carabiniere Michele Vese la comunità di Galugnano ha voluto ricordare e commemorare il compianto concittadino caduto in servizio. Un uomo che amava il suo lavoro e indossava la divisa con orgoglio e passione, caduto per difendere quei principi cui aveva dedicato la propria vita.

Era la notte fra il 13 e il 14 dicembre 2004 quando, a Bagnolo del Salento, fu commesso un furto ai danni di un mobilificio a Bagnolo. Gli autori furono intercettati da una pattuglia dei carabinieri che si lanciò all’inseguimento del furgone dei malviventi. Il mezzo, scortato da un’Audi A4, fu raggiunto nelle vicinanze della masseria Tresca, nella periferia botrugnese. Ne scaturì un conflitto a fuoco e un rocambolesco inseguimento durante il quale l’Alfa 156 su cui viaggiavano i carabinieri finì fuori strada e, dopo essersi ribaltata più volte, si schiantò contro un albero. Per l’appuntato non ci fu nulla da fare. Il militare morì sul colpo, il collega Giuseppe Festagallo, rimase gravemente ferito.

Furono le rivelazioni el collaboratore di giustizia Silvano Galati, ex esponente della Scu, ritenuto vicino al clan “Cucurachi”, arrestato nel settembre del 2005, a fare luce su quella tragica morte e a portare a quattro condanne. Nel luglio 2008 furono condannati (sentenza poi confermata in appello) di giudizio, Giuseppe Corrado, 36 anni di Ruffano, il suo concittadino Alessandro Musio, Espedito Valentini, di 34 anni, e Giuseppe Rizzello, di 22, originario di Supersano. I quattro si sono sempre dichiarati innocenti.

Alla commemorazione, voluta dal comando provinciale dei carabinieri e  dall’amministrazione comunale, hanno partecipato alti ufficiali dell’Arma  e autorità civili, la sorella Luciana e  il figlio diciassettenne Antonio, con la celebrazione della santa messa nella parrocchia del paese. Subito dopo i presenti hanno assistito alla deposizione di una corona nei pressi del Piazzale già intitolato all’appuntato Vese con l’intervento del sindaco di San Donato di Lecce, Ezio Conte. Nel pomeriggio mini torneo di calcetto organizzato per l’occasione dal comitato festa patronale San Michele Arcangelo.

“Il ricordo di Michelino Vese nella comunità di Galugnano è ancora molto”, ha spiegato il colonnello Nicodemo Macrì, che durante la cerimonia ha letto la motivazione che ha portato al conferimento “alla memoria” della medaglia d’oro al merito civile all’eroico galugnanese. Alla commemorazione hanno preso parte, oltre allo stesso comandante provinciale dell'Arma, anche i rappresentanti dell’Associazione nazionale carabinieri e i  sindaci e parlamentari salentini.

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