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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Stalking e diffamazione, assolta ex rappresentante degli studenti

Al banco degli imputati era finita Gilda Brescia, per episodi avvenuti in ambito universitario. Ma le accuse sono cadute nel processo. Per il giudice “il fatto non sussiste”

LECCE - A distanza di cinque anni dal suo rinvio a giudizio, si è concluso ieri con un’assoluzione “perché il fatto non sussiste” il processo nei riguardi di Gilda Brescia, 33enne originaria di Brindisi, ex rappresentante di Obiettivo studenti.

Era accusata di atti persecutori nei riguardi di una docente universitaria e di aver diffamato una assistente. Già in sede di udienza preliminare, l’imputata fu prosciolta dalle accuse di diffamazione nei confronti della stessa docente e di un'altra assistente universitaria.

La sentenza è stata emessa dal giudice del tribunale di Lecce Mauro Marangio, a fronte di una richiesta della pubblica accusa di un anno e mezzo di reclusione.

Secondo l’ipotesi accusatoria, la 33enne avrebbe in più occasioni molestato la docente, accusandola di aver gestito in maniera illecita alcuni fondi riservati agli studenti. Inoltre, avrebbe incolpato l’assistente di aver ottenuto favoritismi e aiuti per fare strada in ambito accademico. 

Ma in sede dibattimentale, la professionista è riuscita, attraverso l’avvocato difensore Christian Quarta, l’infondatezza degli addebiti mossi dalle parti offese che si erano costituite  parti civili al processo con l’avvocata Ivana Quarta.

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