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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Postini in ferie "forzate", doppio danno per lavoratori e cittadini

Disagi: la Posta non verrà consegnata a Brindisi, Lecce e Taranto dal 9 al 12 dicembre. Le segreterie Slc Cgil denunciano il tentativo di Poste Italiane di far cassa usando le ferie e il disagio per gli utenti

LECCE - Buche delle lettere eccezionalmente vuote per il "ponte dell'Immacolata": dal 9 dicembre fino al 12 i postini delle tre provincie di Brindisi, Lecce e Taranto saranno in ferie obbligatorie. Il singolare fenomeno, ha poco di divertente e molto di preoccupante, per i segretari Slc Cgil del territorio i quali denunciano il tentativo di "far cassa" di Poste Italiane a danno dei cittadini.

 
Il responsabile Ram2 del Sud1 (recapito area manager delle province interessate, compresa Matera) - si legge in una lettera anonima pervenuta al sindacato - ha inviato una "vincolante indicazione gestionale" ai direttori delle Poste Italiane per interrompere il servizio il giorno 9. Ciò si è tradotto in un "grave disservizio pubblico" (in quanto verranno garantite solo poche attività di presidio e il recapito dei telegrammi) e, secondo Cgil, in un grave danno d'immagine per le stesse Poste, "già fortemente compromessa dalle vicende della corrispondenza inviata al macero, al vaglio della Procura della Repubblica su indagine della Finanza, e che si era guadagnata le forti rimostranze dei sindaci e della stessa azienda".
 
Dietro a questa scelta "infausta", ci sarebbe l'intenzione di ottenere un risparmio " a beneficio esclusivo di alcuni dirigenti aziendali" e a discapito, invece, degli utenti vittime di un "danno inquantificabile". Il ricorso alle ferie massive, sarebbe stato fatto per recuperare qualche punto/decimale percentuale in vista dell'azzeramento delle giornate di ferie entro l'anno.
 
Le segreterie provinciali della Slc di Lecce, Brindisi e Taranto, hanno inoltrato una dura protesta nei confronti dell'azienda cui chiedono l'immediato intervento sul responsabile Ram2 che ha operato questa scelta. Al danno, infatti, si aggiunge anche "la beffa dei lavoratori che non hanno potuto organizzare al meglio le proprie ferie, le quali servono al recupero psicofisico e non possono essere utilizzate a uso e consumo aziendale". "Le ferie organizzate in questo modo, fanno risparmiare sulle assunzioni di personale a tempo determinato - scrivono i segretari Cgil - e impongono ai lavoratori prestazioni aggiuntive (abbinamenti di zone di recapito) e straordinarie per smaltire il lavoro arretrato".
 
 
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