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Cronaca Porto Cesareo

Discarica abusiva: 6 denunciati e cantiere sequestrato

Sei le persone denunciate dagli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Lecce per smaltimento illecito di rifiuti edili, tra cui i tecnici e il proprietario del terreno

PORTO CESAREO - E meno male che tutto questo accadeva in una delle località marine più rinomate del Salento, Porto Cesareo, dove da anni la tutela dell'ambiente, all'occasione, viene tirata in ballo ma con pochi risultati, vista la quasi nulla sensibilità dimostrata in più occasioni dai soliti furbi. Come, per esempio, le sei persone denunciate dagli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Lecce per smaltimento illecito di rifiuti edili, tra cui mattoni, conglomerato cementizio e ferro. Si tratta di una donna, proprietaria del cantiere e committente dei lavori; un ingegnere, in qualità di direttore dei lavori e il proprietario della ditta appaltatrice dei lavori. Tutti sono di Porto Cesareo. Denunciati anche l'esecutore materiale dei lavori, nonché autista dell'autocarro sequestrato, di Copertino; il proprietario del terreno su cui è stata realizzata la discarica abusiva, di Veglie e un uomo di Leverano, intermediario tra quest'ultimo e l'autista dell'autocarro.

Tutto è accaduto questa mattina, durante un servizio di controllo del territorio e di contrasto all'annoso problema dello smaltimento illecito dei rifiuti provenienti dalle demolizioni o dalle ristrutturazioni. Rifiuti che, invece, di essere regolarmente conferiti in discarica, vengono solitamente abbandonati nelle zone agricole, trasformate in vere e proprie discariche abusive, con un conseguente danno ambientale di non poco conto.

E proprio all'interno di un cantiere edile a Porto Cesareo, erano in atto dei lavori di demolizione di un fabbricato. Solo che il materiale demolito, una volta caricato su autocarro, veniva nascosto sotto un telo. Poi, il mezzo si allontanava dal cantiere. Per andare dove? A seguirlo ci hanno pensato gli agenti, fino al raggiungimento di un terreno privato, nelle campagne Nardò, in località "Arco di Monsignore", per la precisione, dove i calcinacci venivano scaricati senza alcuna autorizzazione, non essendo quella, evidentemente, una discarica autorizzata. E così polizia ambientale e forestale hanno posto sotto sequestro l'autocarro e il terreno. Sigilli anche al cantiere di Porto Cesareo, con tutti i mezzi che si trovavano all'interno.

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