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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Discarica zona industriale, rilievi di Arpa e Forestale

Controlli nell'area sotto sequestro nell'area Pip di Gallipoli per verificare eventuali fenomeni di inquinamento. Dopo l'incendio ricompaiono nuovi rifiuti. "Visitata" anche la cava di Sant'Eleuterio

Nuovo aggiornamento per la discarica della zona industriale di Gallipoli che continua a produrre più rifiuti che altro. Quella che per noi di Lecceprima è diventata la nostra piccola battaglia per l'ambiente, fa registrare l'intervento nella tarda mattinata di oggi degli agenti del Corpo forestale dello Stato della sezione di Gallipoli che hanno accompagnato sul posto due funzionari dell'Arpa Puglia incaricati di effettuare i rilievi di rito sul quantitativo di rifiuti disseminati ancora sull'intera area già posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria. Non è bastato il vasto incendio del luglio scorso a fare piazza pulita sui terreni dell'ex Sissri (a cavallo della provinciale per Sannicola) nei quali sono nuovamente ricomparse, sempre in quantità considerevoli, frotte di rifiuti di varia natura, dai copertoni, agli inerti, dai resti di lavorazioni edili ai vecchi mobili ed elettrodomestici abbandonati in maniera indiscriminata dall'impunita mano dell'uomo.

Da ricordare tra l'altro che la discarica abusiva, pressoché interamente arsa dalle fiamme, era da tempo posta sotto sequestro dopo un intervento dei carabinieri del Noe e della locale Compagnia e delle Guardie Forestali (ad un anno da un servizio di denuncia di Lecceprima) che avevano tra l'altro imposto al Consorzio Asi, titolare delle aree ricadenti nella zona industriale, di rimuovere il quantitativo di rifiuti disseminato su oltre un ettaro di terreno e di bonificare la zona. Operazione di pulizia che, come è facilmente riscontrabile dalla documentazione fotografica a corredo dell'articolo, non è mai stata effettuata. E visto che proprio quel quantitativo di rifiuti è stato tra l'altro anche la principale fonte di alimentazione dell'incendio di quest'estate. E con l'ammasso dei rifiuti, anche il cartello recante la dicitura del sequestro penale è andato letteralmente incenerito. Tant'é che proprio questa mattina il comandante della stazione gallipolina del Corpo forestale ha assunto l'incarico di ritornare in zona a riposizionare la nuova cartellonistica. L'ispezione di questa mattina ha permesso ai funzionari dell'Arpa di catalogare la tipologia dei rifiuti e di rilevare eventuali fenomeni di inquinamento.

Subito dopo le Guardie Forestali e gli incaricati dell'Agenzia regionale per l'Ambiente hanno proseguito nella loro ricognizione dei siti già segnalati per la presenza di discariche e rifiuti speciali con particolare attenzione alla discarica scoperta all'interno di una cava alle spalle della collina di Sant'Eleuterio, in agro di Matino. E qui la situazione è sembrata decisamente ancora più preoccupante di quella, già di per sé raccapricciante, della zona industriale gallipolina. Si attendono ora i risultati dei rilievi dell'Arpa.

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