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Cronaca Leuca / Via Nacci Mario

Disinfestazione non proprio ad arte, un'intera via assediata dalle blatte

In via Nacci dopo il passaggio di una squadra di Aqp, la surreale battaglia dei residenti. Sul posto chiamato l'assessore Mignone

LECCE – Nemmeno i residenti più anziani ricordano di aver mai visto qualcosa del genere. La scena che si è presentata questa mattina alla vista degli abitanti di via Mario Nacci, a Lecce (quartiere Leuca), sembrava presa in prestito dalle Sacre Scritture. Le piaghe d’Egitto, ma con un diversivo: l’invasione di blatte al posto delle cavallette. E se già le cavallette non piacciano a tutti, immaginarsi su marciapiedi e asfalto interi tappeti di scarafaggi già defunti, moribondi, o ancora tenacemente attaccati alla vita (tanti) con cui ingaggiare una lotta senza quartiere a colpi di scopa.   

Alle 7 del mattino veleno per strada

Tutto “merito” di una disinfestazione fatta a settembre inoltrato e alle 7 del mattino da una squadra inviata da Aqp, che nelle vicinanze sta anche svolgendo dei lavori. Chiusa la via il tempo necessario per passare e spruzzare il veleno, nel giro di pochi istanti nella copiosa comunità delle blatte che abitano nel sottosuolo si è generato il panico. Per non soffocare, hanno iniziato a uscire da ogni pertugio. Già, perché i tombini non sono stati proprio sigillati ad arte (ci avrebbero pensato gli stessi residenti con il nastro adesivo dopo la battaglia, perché di questo s’è trattato) e così, per tutta la strada si sono riversati centinaia e centinaia di insetti.  

Una vera battaglia con i residenti

In pochi minuti, come le blatte sono uscite allo scoperto, gli abitanti di via Nacci – presso i quali la voce dell’invasione s’è sparsa in fretta -, si sono armati di scope e ciabatte e hanno affrontato lo schieramento nemico in un epico scontro (si fa ovviamente per dire), con scene che sarebbero sembrate quasi da commedia, se tutto questo non fosse stato, letteralmente, disgustoso: colpi di ramazza rifilati ovunque, per terra e sulle pareti, sui gradini e sulle soglie delle case. Perché le blatte si stavano arrampicando e infilando davvero ovunque. I caduti sul campo, dopo lo strenuo conflitto, non si contano. E molte erano ancora in vita nel pomeriggio e si erano nascoste dietro tubi e grondaie.

Chiamato l'assessore Mignone

Inutile dire che nei residenti è montata una rabbia incontenibile. In tanti hanno spiegato di aver contattato gli uffici comunali per sfogarsi e chiedere un’immediata verifica. Nel pomeriggio, attorno alle 17, sempre su sollecitazione di alcuni residenti, su via Nacci si è poi affacciato l’assessore all’Ambiente, Carlo Mignone, per saggiare con i suoi occhi il disagio di una situazione che definire paradossale è poco. Lo stesso assessore, che ha raccolto le lamentele dei presenti, si è fatto carico di sollevare la questione davanti ad Aqp e ha poi sollecitato un intervento di Monteco, già richiesto da diversi residenti, per ripulire l’intera via. Sul posto è stato inviato un operatore della ditta che ha raccolto da terra le carcasse delle blatte, riempiendone intere palette.  

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