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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Disordini dopo Lecce-Carpi, lo steward: "Mai subito minacce o violenze"

Nuovo colpo di scena nell'infinita vicenda giudiziaria nata dai disordini e gli incidenti scoppiati all'interno dello stadio "Via del Mare"

LECCE - Nuovo colpo di scena nell’infinita vicenda giudiziaria nata dai disordini e gli incidenti scoppiati all’interno dello stadio “Via del Mare” al termine dell’incontro del 16 giugno 2013 contro il Carpi, che decretò la mancata promozione in serie B del Lecce. Dopo la sentenza di appello per gli imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato, in aula è tornato il processo con rito ordinario, fermo al primo grado. Dinanzi ai giudici è comparso uno degli steward coinvolti, loro malgrado, in quel pomeriggio di follia e delusione.

In sede di controesame da parte dell’avvocato Giuseppe Milli, legale di uno degli imputati (Giuseppe Campobasso, 39enne di Copertino), lo steward ha ripercorso i fatti di quel caldo pomeriggio di giugno, spiegando di non essersi mai sentito minacciato e di come non gli sia mai stato impedito di svolgere le proprie mansioni. Il cancello di accesso al terreno di gioco sarebbe rimasto aperto perché semplicemente non funzionante, dopo essere stato sfondato dai tifosi. In merito all’utilizzo di un idrante, il teste ha specificato che lo stesso non è stato utilizzato per respingere il personale addetto alla sicurezza. Una testimonianza chiave per la difesa, che confuterebbe la tesi delle minacce e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

Fu comunque proprio grazie al pronto intervento degli steward, nonostante una situazione davvero comolicata, che si riuscì ad evitare conseguenze ben peggiori, impedendo ai tifosi più scalamanti di raggiungere i calciatori negli spogliatoi. Il personale di sicurezza riuscì in poco tempo a riporatare la calma e i tifosi fuori dal terreno di gioco.

L’avvocato Milli ha puntato il dito, ancora una volta, contro l’estrapolazione delle immagini (con il deposito di alcuni frame) a opera degli investigatori, da cui scaturirebbe una ricostruzione incompleta ed errata dai fatti. Le immagini del video completo dimostrerebbero come molti tifosi si siano “limitati” (si fa per dire) all’invasione di campo e ai danneggiamenti, senza alcun atteggiamento violento o minaccioso nei confronti degli steward. Il tutto sarebbe avvenuto a incontro già finito.

Tesi che saranno oggetto del contendere tra accusa e difesa nel corso del dibattimento. La prossima udienza è stata fissata al 12 maggio. Del collegio difensivo fanno parte anche gli avvocati Stefano Pati e Sergio Santese

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