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Sabato, 20 Aprile 2024
Sequestrate il 27 luglio / Otranto

Spiaggia Madonna dell’Altomare, dopo il blitz dissequestrate le attrezzature

Restituiti alla ditta di noleggio gli ombrelloni e i lettini oggetto di un sequestro da parte della guardia costiera, avvenuto due settimane fa, con l’ipotesi di occupazione abusiva di alcuni tratti demaniali

OTRANTO – Sono state dissequestrate e riconsegnate alla ditta proprietaria le attrezzature balneari a noleggio della spiaggetta libera Madonna dell’Altomare a Otranto: è quanto disposto dall’autorità giudiziaria competente su ricorso dello studio legale Finocchito & Partners, che difende gli interessi dei titolari.

Le attrezzature in questione, ovvero 120 lettini, cinque sdraio, 50 svuota tasche da ombrellone, 8 porta ombrelloni, 38 ombrelloni da spiaggia e un manufatto a servizio dell’area, erano state poste sotto sequestro durante un controllo della Guardia costiera, lo scorso 27 luglio. La misura era stata disposta sul presupposto che fossero state occupate abusivamente tratti demaniali di spiaggia per complessivi 81 metri quadrati, in parte tramite ombrelloni e lettini posizionati anzitempo ed in parte tramite deposito su parte dei “gradoni” di accesso alla spiaggia libera delle attrezzature in attesa di essere noleggiate dalla stessa titolare dei servizi di salvataggio e pulizia spiaggia.

Malgrado il sequestro, gli uomini della Guardia Costiera avevano consentito la prosecuzione dell’attività di noleggio in quanto non era stato riscontrato alcun esercizio abusivo della stessa, quanto, piuttosto, un’abusiva occupazione di spiaggia tramite attrezzature e manufatti di servizio in difetto di titolo demaniale che abilitasse la titolare alla relativa occupazione. Ciò nondimeno, l’attività di noleggio aveva di fatto subito un forte ridimensionamento a causa dell’elevato numero di attrezzature sequestrate. A distanza di due settimane arriva ora il dissequestro, disposto sabato scorso e che vedrà nella giornata di oggi la rimozione dei sigilli.  

“Per conto della ditta di noleggio – spiega l’avvocato Finocchito - abbiamo presentato al competente gip, Alessandra Sermarini, istanza di oblazione per le violazioni contestate, e contestuale istanza di restituzione dei beni in sequestro al pm Maria Vallefuoco della Procura di Lecce, evidenziando come, per effetto dell’estinzione del reato, venissero meno i presupposti per il mantenimento della misura cautelare”.

Sebbene la maggior parte delle strutture siano state dissequestrate, i sigilli rimarranno quanto al manufatto destinato a locale di pronto soccorso, attrezzature disabili e deposito: “Ciò – spiega lo stesso avvocato – esclusivamente a causa di un vizio di tipo formale: sebbene nel contratto di appalto l’installazione del manufatto sia regolarmente prevista, da parte dell’Ufficio Demanio del Comune di Otranto sembrerebbe essere stato materialmente omesso il rilascio del titolo demaniale di abilitazione dell’aggiudicataria dei servizi di pulizia e salvataggio all’occupazione del tratto di spiaggia su cui il manufatto risulta installato. Appena tale situazione sarà stata regolarizzata, verosimilmente nei prossimi giorni, anche l’uso di tale manufatto potrà tornare operativo”.

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