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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Viale dell' Universita'

Distrussero locale chiedendo soldi indietro. Scovato il quarto: ex cameriere

Un 22enne afgano denunciato per l'episodio dei primi dell'aprile scorso, quando alcuni stranieri devastarono un locale specializzato in kebab, pretendendo i soldi indietro e pestando proprietario e dipendenti. E' un giovane che in passato aveva lavorato proprio per quell'attività

LECCE – Il cerchio è chiuso. C’è un quarto uomo, ora indagato a piede libero, per la vicenda che ha suscitato scalpore alcuni giorni addietro, quando un gruppo di stranieri ha letteralmente devastato il “Faisal Kebab”, locale di viale dell’Università. E’ un afgano di 22 anni.

L’aspetto peculiare è che, rispetto agli altri tre, totalmente sconosciuti al proprietario, in questo caso si tratta di un giovane che per alcuni giorni aveva lavorato proprio in quel locale e che per questo era stato ben descritto, nonostante fosse stato l’unico sfuggito alla cattura.

Le volanti di polizia, infatti, nell’immediatezza, aveva stretto le manette ai polsi di un altro afgano, Naveed Cul, 23enne, e di due albanesi, Marius Muca, anch’egli 23enne e Genci Beu, 31enne. Il 22enne è stato rintracciato nel tardo pomeriggio di ieri dai poliziotti dopo lunghe ricerche. Si trovava nella Villa comunale.

La sera dell’8 aprile il quartetto ha chiesto di consumare kebab. Il proprietario, che già aveva avuto problemi con tre di loro in passato, aveva preteso il pagamento in anticipo. Ma alla seconda portata, rinnovata la richiesta di soldi, avevano iniziato a dare in escandescenza, con il locale nel frattempo riempitosi di clienti, fra cui famiglie con bimbi.

Inizialmente il proprietario aveva deciso di non reagire, ma all’uscita i quattro avevano preteso, stando alle ricostruzioni, persino la restituzione dei soldi versati, afferrandolo per il bavero della giacca e minacciandolo. In soccorso del malcapitato erano intervenuti due camerieri del locale, contro i quali i quattro avevano reagito lanciando sgabelli e spaccando bottiglie contro la vetrina. Chiamata la polizia, i quattro erano scapapti in direzione di  via Libertini.  Tre però erano stati sorpresi subito, l’altro è stato finalmente riconosciuto ieri. L’arresto ovviamente non è però scattato, in questo caso, perché ben al di là della flagranza di reato. 

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