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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Docente presa a pugni durante il colloquio scuola-famiglia, a processo la madre di uno studente

Una 46enne è accusata di aver provocato lesioni a un’insegnante di storia durante l’incontro che si è tenuto l’8 aprile del 2019 in un istituto scolastico a Castrignano del Capo

CASTRIGNANO DEL CAPO - Presa a pugni dalla madre di un allievo durante il colloquio scuola-famiglia per aver fatto presente che il rendimento del figlio era basso: questa la disavventura denunciata da un’insegnante di storia di 65 anni in servizio in una scuola media a Castrignano del Capo.

Oltre al danno fisico (contusioni alla spalla destra giudicate guaribili in cinque giorni), la donna avrebbe subito anche la beffa di essere querelata dai genitori dello studente per maltrattamenti, diffamazione e calunnia. Quest’ultimo procedimento, però, ha già un finale: a scriverlo è stato nei giorni scorsi il giudice Cinzia Vergine nell’ordinanza con la quale ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Maria Rosaria Mucucci (e contro la quale si era opposta la coppia), ritenendo infondata ogni accusa.

Quanto all’inchiesta che vede l’insegnante vittima è, invece, sfociata in un processo che inizierà il 10 giugno davanti al giudice di pace e avrà per imputata proprio la madre dello studente, una 46enne di Castrignano, accusata di aver perso i lumi durante l’incontro tenutosi l’8 aprile del 2019 nell’istituto scolastico, al punto da sbattere prima alcuni colpi contro la cattedra e poi contro la docente.

Quest’ultima, secondo il giudice Vergine, avrebbe fatto solo “il suo dovere nel porre in luce, agli occhi dei genitori, le mancanze e il periodo di scarso rendimento scolastico dell’allievo”, stando a quanto emerso dai documenti (registri di classe e pagelle) e dalle testimonianze raccolte durante le indagini (come quelle della dirigente scolastica, dello psicologo e di alcuni compagni di classe del ragazzo).

Nell’ordinanza di archiviazione si osserva anche che la coppia ha denunciato "tardivamente", quando è venuta a conoscenza della querela già sporta per le lesioni.

L’insegnante è assistita dall’avvocato Vito Lisi, mentre la 46enne sarà difesa nel processo dagli avvocati Federico Martella e Paola Marzo.

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