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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

In auto con cinque chili di cocaina, ai domiciliari la 19enne fermata

Saida Bruni, arrestata sabato pomeriggio nei pressi di un'area di servizio del barese, assieme ad altre due persone, ha ottenuto i domiciliari. Uno dei tre fermati ha escluso che la ragazza sapesse del carico di droga

LECCE – Ha ottenuto gli arresti domiciliari Saida Bruni, la 19enne di Squinzano arrestata sabato pomeriggio dai carabinieri del nucleo investigativo di Lecce nei pressi dell'area di rifornimento Esso, non lontano dal casello autostradale dell'A14 Bari Nord. Nell’auto su cui viaggiava con altre due persone, una Citroen DS3 noleggiata, erano nascosti cinque chili di cocaina, stipati in un'intercapedine della carrozzeria di un'auto, divisa in pani, pressati all'altezza della ruota posteriore sinistra.

Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto un altro dei fermati, Fathi Rahmani, 27enne francese di origini magrebine, ha escluso che la 19enne e l’altro passeggero (Dorsaf Chakchouk, 30enne tunisina tornata in libertà) sapessero del prezioso carico custodito, assumendosene la paternità.

Si tratta di un nuovo elemento in un’indagine complessa e ancora, per quanto è dato da saperne, ancora in fase embrionale. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale proseguono per stabilire rotte e intermediari del grosso carico di polvere bianca (valore stimato attorno ai 500mila euro) e quale sia il ruolo dei tre fermati, indagati per traffico di sostanze stupefacenti.

Le dichiarazioni di Rahmani sembrano comunque modificare in maniera evidente la posizione della Bruni, assistita dall’avvocato Antonio Savoia, e di Chakchouk.

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